Il potere della parola nei ricami di Cristiana De Marchi
Biblioteca Civica Villa Amoretti, Torino - fino al 30 agosto 2014. “Contrappunti” s’intitola la mostra della scrittrice e poetessa, nonché artista visiva e curatrice, Cristiana De Marchi. Che ha orchestrato una serie di opere con un denominatore comune: l’arte del ricamo. Tatuando parole occidentali e orientali su tela e cartamoneta.
Religione, patria, denaro: per cosa vale la pena vivere (e morire) oggi? Grandi temi universali ridotti all’osso, anzi al ricamo, da Cristiana De Marchi (Torino, 1968; vive a Beirut e Dubai) che, da scrittrice e poetessa qual è, fa un uso cosciente della parola. Interrogandola, esibendola, ricamandola su qualsiasi supporto e superficie disponibile, la inserisce nel campo delle arti visive per dimostrare una presunta corrispondenza tra dimensione fisica e nominale. Come a chiedersi se alle parole seguano i fatti. Non sempre, o quasi mai. E qui entra in gioco l’astrazione. Quella, per esempio, di una bandiera dalla quale l’artista asporta il colore, simbolo della sua identità, rendendola irriconoscibile e simile a tante altre. Per sottolinearne non solo l’artificialità delle divisioni geografiche, ma soprattutto l’ipocrisia delle convenzioni sociali. Decise e imposte sempre da altri. Contradditorie, come sanno esserlo solo le parole.
Claudia Giraud
Torino // fino al 30 agosto 2014
Cristiana de Marchi – Contrappunti
a cura di Anita Sieff
BIBLIOTECA CIVICA VILLA AMORETTI
Corso Orbassano 200
011 4438604
[email protected]
http://www.comune.torino.it/cultura/biblioteche/index/index.shtml
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