Paolo Chiasera (Bologna, 1978; vive a Berlino) ci conduce in un atlante botanico warburghiano, in un dispositivo notturno chiamato I Giardini di Sardegna, Cipro e Gerusalemme. La mostra, presentata al Museo MAN di Nuoro, è parte di una ricerca che Chiasera compie da diversi anni, quella dell’Exhibition painting, dovel’artista assume anche il ruolo di curatore, seleziona opere di altri artisti e compone una mostra che si realizza all’interno di una rappresentazione pittorica.
“L’Exhibition painting include opere di vari artisti ma lavorando sul concetto di conoscenza, inteso nella sua accezione aristotelica, di ciò che vi è di identico in una molteplicità, elabora una ricerca concettuale che è radicalmente diversa rispetto gli sviluppi dell’Appropriation e della Reappropriation Art. Lo spazio della tela diventa infatti luogo di immaginazione ed emancipazione, in cui l’osservatore è invitato a confrontarsi completando in modo autonomo l’esperienza della mostra”, precisa Chiasera. E aggiunge: “Mediante le immagini, l’Exhibition painting sembra radicalizzare la lezione di Lawrence Weiner circa il ruolo dello spettatore, per ibridarla con la ricerca conoscitiva dell’Atlante di Aby Warburg, rendendo problematica la relazione esistente tra il linguaggio e il suo contesto d’uso, tra la natura e la cultura, tra il simile e la similitudine”.
L’idea de I Giardini di Sardegna, Cipro e Gerusalemme è nata dopo la visita a Villa d’Orri a Sarroch in Sardegna insieme a Micaela Deiana, la curatrice della mostra. Insieme hanno condotto una ricerca sulla cultura della dea madre in Sardegna e nel Mediterraneo, cercando di capire se nella collezione del MAN (che per statuto può acquisire solo opere di artisti sardi) si potesse ritrovare questo archetipo. Un archetipo ampiamente studiato dall’archeologa lituana Maria Gjimbutas, la quale ha dimostrato come inizialmente la morte corrispondesse al bianco dell’osso e il nero invece al ciclo vitale. “Ho dipinto un giardino notturno”, racconta l’artista, “che intende, attraverso l’architettura e l’illusione, definire uno spazio che è fisico e contemplativo allo stesso tempo, poiché l’umidità e l’oscurità del terreno sono stati considerati per millenni segno di vita e rigenerazione”.
Lorenza Pignatti
Nuoro // fino al 12 ottobre 2014
Paolo Chiasera – I Giardini di Sardegna, Cipro e Gerusalemme
a cura di Micaela Deiana e Paolo Chiasera
MAN
Via Sebastiano Satta 270784 252110
[email protected]
www.museoman.it
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/36627/i-giardini-di-sardegna-cipro-e-gerusalemme/
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