Teatri di guerra. Luca Campigotto sulle montagne del 1915-18

Palazzo Ducale, Venezia - fino al 30 ottobre 2014. Voluta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, la personale di Luca Campigotto nella Loggia Foscara propone mirabili fotografie delle montagne. Quelle che, un secolo fa, furono teatro di una guerra atroce.

È stata allestita nella magnifica Loggia Foscara di Palazzo Ducale a Venezia la personale del fotografo Luca Campigotto (Venezia, 1962). Uno dei tanti eventi creati e organizzati per la ricorrenza del centenario della Prima guerra mondiale, ma forse quello più potente tra le mostre fotografiche e quello più coinvolgente proprio per la qualità degli scatti e delle stampe esposte.
Campigotto ha ritratto la protagonista di quelli che furono i teatri di quella gelida e atroce guerra: la montagna con le sue conformazioni così utili sul piano geopolitico e le sue asprezze, le sue bellezze, i suoi incanti. Grandi fotografie nitide fin nel più piccolo dettaglio non chiedono all’osservatore di stare qualche passo indietro per ammirarne la composizione generale o l’ampio paesaggio che è un miracolo della natura, ma chiedono di avvicinarsi, di guardare i frammenti di quello che la guerra ha lasciato tra i suoi picchi e i suoi altopiani, tra il Cadore, la Carnia e l’Alto Isonzo, dalla Slovenia al Lago di Garda, dove le tracce dell’atrocità lasciano ancor oggi intuire i momenti drammatici di coloro che vi furono, che vi combatterono e che vi morirono.

Luca Campigotto racconta la Grande Guerra

Luca Campigotto racconta la Grande Guerra

Sentieri, croci, postazioni, fortini e trincee, cespugli di filo spinato, zone di accampamento, di sbarramento e grotte trovano un posto nell’immensità restituita dagli scatti di Campigotto come vere e proprie scene. Teatro immobile e immutabile dove il secolo passato non ha portato alcun cambiamento, se non nella memoria e nelle testimonianze. Ci si chiede come sia stato possibile per quei ragazzi poco meno che ventenni ergere mura di roccia intorno a frane o a ridosso di strapiombi, come abbiano potuto passarci le notti nel freddo e nella paura solo con l’obbligo di obbedire a un ordine di cui forse molti di loro non hanno mai capito le ragioni.
Le fotografie di Luca Campigotto non raccontano una storia, non ritraggono persone o momenti particolari: sono scenografie reali fatte di natura e storia. Ha camminato in quei luoghi come quei ragazzi di un secolo fa, si è fermato, con il cavalletto in mano a osservare “uno scenario eroico d’immensa bellezza fatto di silenzi, oggi appena interrotti dal vento o dal fischio delle marmotte”, scrive nel bel catalogo Silvana Editoriale.

Luca Campigotto racconta la Grande Guerra

Luca Campigotto racconta la Grande Guerra

L’allestimento della mostra, di Alessandro Pedron, ne amplifica la forza patemica e colloca queste grandi fotografie nello scenario di Palazzo Ducale con grande rispetto ed eleganza. Una soluzione, quella dell’architetto, che potrebbe risolvere tutti i problemi allestitivi che gli antichi palazzi veneziani ogni volta pongono.

Chiara Casarin

Venezia // fino al 30 ottobre 2014
Luca Campigotto – Teatri di guerra
Catalogo Silvana Editoriale
PALAZZO DUCALE
San Marco 1
041 2715911
[email protected]
www.visitmuve.it
www.governo.it

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/38084/luca-campigotto-teatri-di-guerra/

 

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Chiara Casarin

Chiara Casarin

Chiara Casarin è curatore d’arte contemporanea, membro del Comitato Scientifico delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, membro del Comitato scientifico della Biblioteca Internazionale La Vigna di Vicenza e componente della Commissione per il nuovo Bailo dei Musei Civici di Treviso. Laureata…

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