Il verde della Norvegia a Mestre
Massimo De Luca, Venezia - fino al 7 novembre 2014. Paola Angelini ha trascorso alcuni mesi in residenza al Nordic Artists’ Centre Dale di Sunnfjord. Il curatore cita un artista norvegese: “Non dipingo ciò che vedo ma ciò che ho visto”. E l'italiana vede terre del nord, ma anche corrispondenze pervase da energie straordinarie…
Al centro del progetto di Paola Angelini (San Benedetto del Tronto, 1983) è il dialogo con la Norvegia, la costa frastagliata di fiordi, le foreste che urlano, le luci artiche, le radici culturali della gente del posto. Nelle opere esposte al rientro, una ricerca pittorica già matura si apre e si immerge nelle dimensioni del quadro, esito di un rapporto quasi spirituale con la maestosità del paesaggio nordico e un clima non ancora ostile. Nelle tele vaste l’artista si lascia andare a un’espressione più immaginativa, si avventura in figure fantastiche, vedute che abbracciano boschi, ma sorprende anche nelle medie dimensioni come in Deep Green, silenziosa figura femminile intrisa di colore.“Non ho mai saputo cosa mettere dietro le mie figure”, diceva Francis Bacon. Paola Angelini lo sa: “Qui vedo quello che non ho mai visto e la mia immaginazione non sa dove collocarsi. Tutto quello che non riesco a vedere è coperto da un verde, da un verde mai veduto prima“. L’esperienza di isolamento nella natura viene vissuta tutta in senso positivo e genera una pittura ancor più viva, piena di talento.
Federica Bianconi
Venezia // fino al 7 novembre 2014
Paola Angelini – Regio
a cura di Arild H Eriksen
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