In occasione della sua quarta mostra da Massimo Carasi, Michael Bevilacqua (Carmel, California, 1966; vive a New York) trasforma gli spazi del basement di Porta Venezia nella sua personale cappella. Il riferimento a Rothko è esplicito ma non ovvio. Anche in questa occasione l’artista ribadisce le sue doti di alchimista nell’unire sacro e profano, alto e basso, alla ricerca di un risultato altro. La citazione del maestro dell’Espressionismo astratto si confronta perciò con i testi delle canzoni di Lana Del Rey, mentre il tutto viene declinato secondo un colorismo puntuale fatto di vernice spray, vibrante alla luce di neon e candele. Una sacralità “chiusa dal di dentro”, che si nutre delle infinite rotte non lineari che potenzialmente uniscono estremi opposti.
Maria Marzia Minelli
Milano // fino all’8 novembre 2014
Michael Bevilacqua – Electric Chapel: the Spiritual in Art
THE FLAT
Via Paolo Frisi 3
02 58313809
[email protected]
www.carasi.it
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