Bagordi secenteschi a Roma. Con i bassifondi del Barocco
Villa Medici, Roma – fino al 18 gennaio 2015. Le odierne cronache romane sono piene di racconti di risse tra ubriachi in Campo de’ Fiori, di bravate d’ogni tipo, di tentativi di seduzione finiti in violenza. La mostra “I Bassifondi del barocco” dimostra che la storia, come sempre, si ripete.
Le sale dell’Accademia di Francia a Villa Medici sono animate da una mostra che, più ancora che per la qualità estetica delle opere, merita la visita per il valore storico delle stesse. I più di cinquanta lavori selezionati, infatti, fanno da guida alla scoperta della Roma dei Bentvueghels – gli “uccelli della banda” – un’associazione di pittori del Nord Europa che si era messa sotto la protezione di Bacco. Questi artisti, che furono frequentati anche da maestri illustri come Claude Lorrain, Valentin de Boulogne, Bartolomeo Manfredi, Jusepe de Ribera durante i loro soggiorni romani, si riunivano nelle osterie e, oltre a discutere di pittura, rendevano memorabili le notti capitoline con festini e sregolatezze di ogni tipo.
Il percorso della mostra aiuta a comprendere la diffusione della corrente dei Caravaggeschi, dei principali paesaggisti italianizzanti e della ritrattistica di genere – includendo mendicanti, zingari, travestiti – fino ai Bamboccianti, specializzati nella pittura della vita quotidiana a Roma e nelle campagne circostanti: tutti temi politicamente scorretti, che però riflettevano la vita quotidiana dei bassifondi, allontanandosi dai canoni accademici.
I titoli delle varie sezioni della mostra – “il soffio di Bacco”, “la taverna dissoluta”, “divertimenti e inganni” – chiariscono il contenuto iconografico delle opere di volta in volta esposte, eppure c’è sempre qualche dettaglio che sfugge a un’etichetta frettolosa: uno specchio dipinto con cura accademica, un brano di paesaggio tratteggiato con un lirismo arcadico, il volto di un bambino di un verismo quasi doloroso. Ogni dipinto rimanda a tradizioni pittoriche, influenze e suggestioni da rincorrere e approfondire all’infinito, evocando l’immensa ricchezza iconografica e iconologica della pittura del Seicento europeo.
Degno di nota è anche il lavoro di ricostruzione volto a tracciare una mappa delle taverne e dei luoghi preferiti di riunione dei pittori della “Bent”, che ha individuato nella zona di Villa Medici uno dei quartieri in cui più si concentravano questi punti d’interesse, confermandola nei secoli come un catalizzatore di incontri e scambi tra gli artisti.
Chiara Ciolfi
Roma // fino al 18 gennaio 2015
I Bassifondi del barocco
a cura di Francesca Cappelletti e Annick Lemoine
ACCADEMIA DI FRANCIA – VILLA MEDICI
Viale Trinità dei Monti 1
06 6761291
[email protected]
www.villamedici.it
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/38012/i-bassifondi-del-barocco/
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati