Boris Mikhailov: cruda fotografia sociale da Guido Costa a Torino
Guido Costa Projects, Torino - fino al 31 gennaio 2015. “Men’s Talk” presenta un’opera inedita di Boris Mikhailov: un autoritratto in formato di trittico concepito per la mostra. Insieme a una serie di scatti già storica.
Non è facile approcciarsi alla fotografia sociale dell’ucraino Boris Mikhailov (Kharkov, 1938) che, con occhio disincantato e privo di mera compassione, ha immortalato i corpi degli emarginati nello scenario post-Unione Sovietica. Men’s Talk, appartenente alla serie Case history, raccoglie scatti del 2011 che narrano la storia di due reietti in prigione (a causa della loro omosessualità) in una sfilata di quarantatré fotografie in bianco e nero e di piccolo formato, all’interno dello spazio non rifinito di Guido Costa, ex tipografia riconvertita a galleria d’arte. La “bellezza del terribile” che la critica ha assegnato a Mikhailov si declina in un’estetica cruda e laida di corpi nudi, primo atto di ribellione al regime comunista. La storia che scorre si focalizza su gesti intimi e liberi che esprimono la gioia dello stare insieme dei due protagonisti, al di là del loro stato di prigionia reale e metaforica. Chiude il percorso il trittico inedito in cui l’artista si autoritrae, anziano e nudo, in una posizione fra il dentro e il fuori, il presente e il futuro. La cromia sbiadita ci indica la condizione di finitezza dell’uomo, una condizione condivisa da uomini di qualsivoglia classe sociale.
Martina Lolli
Torino // fino al 31 gennaio 2015
Boris Mikhailov – Men’s talk 2
GUIDO COSTA PROJECTS
Via Mazzini 24
011 8154113
[email protected]
www.guidocostaprojects.com
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/38871/boris-mikhailov-mens-talk/
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