Corpi come di cera. Susana Serpas Soriano e l’imperatore Adriano
Galleria Sala1, Roma – fino al 30 novembre 2014. “Animula vagula blandula, comincio a scorgere il profilo della mia morte”. Lacerato, imbalsamato, fotografato a futura memoria, il corpo negli scatti istantanei di Susana Serpas Soriano.
Una interessante personale, quella della fotografa salvadoregna Susana Serpas Soriano (El Salvador, 1976; vive a Roma e New York) alla Galleria Sala1 di Roma. Un progetto su misura, articolato su più serie di lavori che ricoprono un arco temporale di cinque anni tra studi e sperimentazioni visive. Tema centrale il volto – umano o animale – quasi a volergli restituire una dignità antropologica. A dispetto del processo di svuotamento attuato a scapito della sua umanità vagula e blandula, piccola anima smarrita e soave (Imperatore Adriano). Il lavoro fotografico scompone il metaforico e lo ri-assembla documentando, come nel caso delle cere del Museo della Specola di Firenze. Il volto diventa lo specchio dell’anima, come mai prima d’ora, oltre i confini della percezione stessa. Maschera o menzogna ci riporta sempre all’invisibile, dove l’elemento spirituale – allontanandosi dalla materia – scopre nuove e più intense esperienze.
Michele Luca Nero
Roma // fino al 30 novembre 2014
Susana Serpas Soriano – Animula vagula blandula
a cura di Nicola Davide Angerame
SALA1
Piazza di Porta S. Giovanni 10
06 7008691
[email protected]
www.salauno.com
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/39532/susana-serpas-soriano-animula-vagula-blandula/
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