Robert Gschwantner e l’isola malata
Deanesi Gallery, Trento – fino al 22 novembre 2014. L’occhio-isola di Robert Gschwantner restituisce dal suo profondo un male tragico e cerca di contenerlo, senza riuscirci. È la peste come frammento pittorico, un’allegoria mortale delle nostre inquietudini ambientali.
I quadri e i tappeti di Robert Gschwantner (Steyr, 1968) sono realizzati con tubicini in PVC. Sono riempiti con sostanze come acqua marina e fanghi. L’artista li raccoglie perché sono la prova provata dello scempio quotidiano compiuto dall’uomo sui luoghi naturali. Atti che snaturano, deturpano e violano per sempre il suo habitat. Per questo progetto, presentato contemporaneamente in due gallerie (una delle quali è a Vienna), Gschwantner ha preso spunto da un’apparente isola perfetta, incontaminata, che si trova nel mare dei Paesi Bassi. Ijsseloog, questo il suo nome, vista dall’alto ha la forma di un occhio umano, è ricoperta di vegetazione e abitata da animali in libertà. Ma l’apparenza inganna. Nel mondo dei civilizzati, per dirla con Guido Ceronetti, ci sono oasi oscure come questa. In una scatola nera profonda sono infatti contenuti i peggiori scarti tossici delle produzioni industriali. I liquidi, fanghi melmosi mescolati con glicerina e acqua marina, che l’artista è riuscito a prelevare, sono immessi nei tubicini e vengono trasfigurati in quadri velenosi che prospetticamente rimandano a disegni geometrici. Un video mostra la visione ingannevole di quest’isola ammalata, i cui elementi tossici vorrebbero essere rimossi.
Claudio Cucco
Trento // fino al 22 novembre 2014
Robert Gschwantner – Eye-Land
Paolo Maria Deanesi
Via Santissima Trinità 12
348 2330764
[email protected]
www.paolomariadeanesi.it
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/38882/robert-gschwantner-eye-land/
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