L’anno della luce a Venezia. In una mostra a Palazzo Loredan
Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, Venezia – fino al 19 aprile 2015. Presso l’antica, suggestiva biblioteca di Palazzo Loredan, è in mostra la luce. Questo impalpabile, subdolo elemento che plasma di sé ogni forma, è stato messo a sua volta in forma.
Nell’anno internazionale della luce, su iniziativa di Vicarte (unità di ricerca “Vetro e Ceramica per le Arti” di Lisbona) e in collaborazione con l’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, le curatrici Rosa Barovier Mentasti e Francesca Giubilei hanno invitato un gruppo di artisti di fama internazionale a esprimere artisticamente le qualità tecnico scientifiche del “fenomeno luce”.
Apre e chiude idealmente la mostra l’artista Erich Michel: le sue opere, realizzate con il neon, rappresentano la formula matematica del fotone e il simbolo dell’infinito, e mentre la prima, posta davanti al caminetto, crea un accostamento metaforico con il primordiale elemento luminescente, la seconda rinvia al concetto filosofico-scientifico dell’eterno ritorno (come avviene per la luce nella sua astronomica alternanza con la notte).
Ludico e gioioso l’enorme cromosoma che Enrico Tommaso de Paris ha posto in entrata, a seguire i fasci luminosi delle fotografie analogiche di Alan Jaras e i disegni di Elisabeth Scherffig, frutto di un paziente esercizio di trascrizione da un unico vaso craquelé di Venini, pur nella loro diversa esecuzione, suggeriscono una modalità comune nel procedimento di cattura della luce.
L’architetto portoghese Fernando Quintas ama parlare del suo lavoro: la sua Biblioteca Specularis, magistralmente realizzata in vetro e legno, interagisce con l’ambiente circostante e instaura con la biblioteca ospitante un dialogo aperto. Stiamo per passare alla stanza successiva quando veniamo rapiti da un delicatissimo oggetto luminoso non bene identificato: si tratta di un’opera ispirata ai microrganismi biologici che Mika Aoki ha volutamente quasi nascosto tra i libri.
Colpisce l’elegante opalescenza cromatica dei vetri di Silvano Rubino, dove la struttura molecolare è interpretata in chiave di fantasia. Opera certamente originale e di grande fascino. Dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande il passo è breve. La Room of Angels, opera site specific che Anna-Lea Kopperi ha realizzato con frammenti di specchio provenienti dalle fornaci di Murano, assicura al già grazioso boudoir settecentesco un doppio incanto.
Adriana Scalise
Venezia // fino al 19 aprile 2015
Within Light / Inside Glass. Un’intersezione tra arte e scienza
a cura di Rosa Barovier Mentasti e Francesca Giubilei
ISTITUTO VENETO DI SCIENZE LETTERE ED ARTI
Campo Santo Stefano
041 2407711
www.istitutoveneto.it
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/42161/within-light-inside-glass/
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