Urbano, mediterraneo, esotico. L’inverno di Spoleto
Palazzo Collicola Arti Visive, Spoleto – fino al 1° marzo 2015. Tre percorsi artistici distinti ma riuniti nello splendore di Palazzo Collicola: Croce Taravella, Claudio Malacarne e la collettiva “Baculus”. La città di Spoleto conferma la sua vocazione per il contemporaneo nel suo tris di mostre per la stagione invernale.
Palazzo Collicola non smette di costituire un punto fermo per l’arte contemporanea nel centro Italia: anche la stagione invernale, curata dal direttore Gianluca Marziani, presenta un ghiotto tris di mostre temporanee che, affiancate alla sempre interessante collezione permanente, maturata dai felici Anni Sessanta e tuttora in crescita, e alla ricchezza storica della prestigiosa sede, fanno della cittadina umbra una meta di elezione per gli amanti dell’arte.
La serie di esposizioni temporanee è aperta dalle contrazioni urbane di Croce Taravella (1964), palermitano doc eppure cittadino del mondo, occidentalissimo e continentale, le cui Biologie del titolo si riferiscono al vitale flusso, non naturale ma metropolitano, delle sue città reali, acide e disturbate. Le grandi lastre rappresentano un convulso “primo mondo” che vive il proprio tempo nella sua vulnerabilità.
La complessità degli strumenti adoperati in tecnica mista nella sua pittura (tra cui violente graffiature e drammatici sgocciolamenti) e il rispetto rigoroso di una prospettiva centrale di matrice rinascimentale, assieme alla connotazione precisa di capoluoghi resi riconoscibili da dettagli, che però non si differenziano nella sostanza tra loro, come se fossero tutte emanazioni della stessa, identica città, denunciano la condizione esistenziale di una umanità urbanizzata in un Occidente alle prese con le proprie idiosincrasie, tra agitazione, compulsione, esplosione.
Sopraffatti dalle visioni di Taravella, l’immersione nella seconda mostra, I sensi liquidi di Claudio Malacarne (Mantova, 1956), è uno iato improvviso, ma composto e corroborante, che ha il sapore di una fuga dalla metropoli: la presenza dei due maestri in una stessa sala mista di congiungimento tra i due percorsi, è una sfumatura di allestimento creativo e opportuno. I soggetti della pittura larga e serena di Malacarne sono bagnanti e nuotatori, immersi in un’acqua che non è fluido divenire né liquido amniotico, piuttosto una sostanza esterna, ma tiepida e accogliente, racchiusa in un Mediterraneo non mitico, ma noto e sicuro. Non una dimensione esotica, dunque, quanto un benessere ritrovato in un’esperienza conosciuta dai più, quindi intimamente condivisa con lo spettatore.
L’esotico nel proprio cortile è invece il mondo di Baculus, quarta mostra temporanea dal particolarissimo oggetto di indagine: il bastone come strumento funzionale e sacrale, scettro e stampella, presente fin dalle radici della nostra cultura precristiana e condiviso con ogni civiltà atavica come strumento magico e sciamanico, ma anche come utensile di lavoro e di ausilio nella vecchiaia. Vengono presentati quindi, in una festosa teoria, bastoni concepiti e interpretati da artisti dalla diversa provenienza, intellettuali, studiosi della terra e delle tradizioni popolari, risultato di un progetto che si protrae dall’estate del 2014.
Valeria Carnevali
Spoleto // fino al 1° marzo 2015
Croce Taravella – Biologie
a cura di Gianluca Marziani
Claudio Malacarne – I sensi liquidi
a cura di Gianluca Marziani
Baculus #4
a cura di Emanuele De Donno, Gianluca Marziani, Franco Troiani
PALAZZO COLLICOLA
Piazza Collicola 1
0743 46434
[email protected]
www.palazzocollicola.it
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/40725/croce-taravella-biologie/
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