Davide Monaldi racconta di sé. Con la ceramica, allo Studio Sales
Studio Sales, Roma – fino al 28 marzo 2015. La prima personale dell’artista abruzzese. Con due fil rouge: i materiali (sempre terracotta o ceramica) e il volto dell’artista.
Cingono le pareti della galleria cinquecento tessere in ceramica simili a figurine dei calciatori, con su dipinti i volti di artisti e il rispettivo nome: sono ritratti di star dell’art system internazionale, al quale forse Davide Monaldi (San Benedetto del Tronto, 1983) guarda con ammirazione. Sicuramente con ironia. Alcune statue di buffi personaggi sono “messe in scena” nello spazio: in un angolo c’è Shy boy mentre rintanato in un sottoscala c’è Happy Birthay, un bambino tutto nero con un palloncino. Nota curiosa: le statuette di Monaldi hanno tutte – un po’ alla maniera di Luigi Ontani – il suo volto, com’è più chiaro in Family. Attirano la sua attenzione oggetti e persone comuni, divenendo tra le sue mani manufatti artistici che mantengono la propria semplicità, così anche uno zerbino dal titolo Autoritratto, elastici colorati o gomme da masticare spiaccicate. Sono tutti lavori in terracotta e ceramica che celano un senso palpabile di oscura amarezza. Monaldi qui si rivela bambino che guarda il mondo dal basso.
Martina Adami
Roma // fino al 28 marzo 2015
Davide Monaldi
STUDIO SALES
Piazza Dante 2/7
06 77591122
[email protected]
www.studiosales.it
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/42065/davide-monaldi-monaldi/
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