Fuoco e piramidi a Milano. Con Alessandro Cannistrà
Officine dell’Immagine, Milano – fino al 19 aprile 2015. Una misteriosa foschia fa da contorno a opere “dipinte dal fuoco” e crettate dal calore. Al piano interrato, il fumo si fa denso e dalle nubi una piramide prende forma. Dietro la magia, Alessandro Cannistrà.
Un incessante sibilo di sottofondo e una foschia evocativa, appena percepita, accolgono alle Officine dell’Immagine. Il suono viene da un’installazione piramidale realizzata con cavi e amplificatori che diffondono un rumore magnetico, il fumo è l’elemento cardine della mostra A.lta C.uota, la seconda di Alessandro Cannistrà (Roma, 1975) nello spazio milanese. Al piano interrato, coppie di visitatori sono invitati a entrare in una sorta di tempio in cui una piramide gira su se stessa sospesa sopra un dolmen. Forme primordiali riecheggiano fino a materializzarsi e levitare in uno scenario ancestrale e mutevole. Le tracce scure che la fiamma di Alessandro Cannistrà lascia sostituendosi al pennello, così come l’effetto craquelure che si forma sulla tela, il fumo onnipresente e il fuoco solo evocato, rimandano al sapere inteso come reminiscenza di matrice platonica che attraverso l’immagine – dunque l’arte – riemerge dall’anima e aspira a un linguaggio universale. L’equilibrio precario, il confine labile, il punto di rottura che l’artista sfiora continuamente trasmettono il rischio del fallimento; di più, sono l’essenza stessa dell’esistenza.
Katiuscia Pompili
Milano // fino al 19 aprile 2015
Alessandro Cannistrà – A.lta C.uota
Catalogo Vanilla
OFFICINE DELL’IMMAGINE
Via Atto Vannucci 13
02 91638758
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