Alex Da Corte. Atto primo e atto secondo, da Giò Marconi
Galleria Giò Marconi, Milano – fino al 30 maggio 2015. La prima personale italiana di Alex Da Corte si concentra sull’adattamento di “Aspettando Godot”. I lavori esposti fanno prendere vita, iperbolicamente, ai contrasti rilevati da Beckett nella società americana. Fondendosi con le scenografie di un’altra opera scritta dall’artista: “Devil Town”.
Alex Da Corte (Camden, New Jersey, 1981; vive a Philadelphia) allestisce nei nuovi spazi della galleria un diorama apotropaico, diviso fra toni caldi e freddi. Tra rievocazioni della superstizione e una conseguente esasperazione delle forme rappresentative, la personale si sviluppa accompagnando il visitatore all’interno di una scenografia desertificata, creata per assistere a un atto, un gesto, un’azione o un mero accadimento atteso, in procinto di manifestarsi da dietro le quinte. Sebbene la scrittura visiva, all’interno di Devil Town, non risulti sempre, volutamente forse, dalla densità omogenea, la forza compositiva e la compattezza linguistica, tra scritte al neon, animali impagliati, staccionate e alberi da Sabba, formula prodromi e nozioni di rilievo in vista della mostra di Da Corte che verrà inaugurata nel marzo 2016 al Mass MoCA – Massachusetts Museum of Contemporary Art.
Ginevra Bria
Milano // fino al 30 maggio 2015
Alex Da Corte – Devil Town
GIÒ MARCONI
Via Tadino 20
02 29404373
[email protected]
www.giomarconi.com
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/43644/alex-da-corte-devil-town/
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati