L’incenerimento dei libri ha una storia lunga e drammatica. Pratica utilizzata dai totalitarismi (da Hitler a Pinochet) per cancellare le idee non allineate con il volere del capo, i roghi si riverberano nella letteratura di Orwell (1984) così come nel cinema di Truffaut (Fahrenheit 451) con distopie disposte a concedere al libro lo statuto di strumento principe per l’evoluzione della civiltà. Con il progetto Ashes to Ashes, nato nel 2009, Antonio Riello (Marostica, 1958) incendia la propria biblioteca, un libro alla volta. Le ceneri vengono raccolte dentro urne-graal di vetro da lui disegnate e incise come lapidi. Il concettualismo ironico e aulico che lo contraddistingue invita alla riflessione, lascia che i libri dicano la propria scomparsa. L’artista assume il ruolo di “libricida”, traducendo il rapporto personale con l’oggetto in un cimitero della cultura che pone domande finora inevase sul futuro delle idee e sulla loro trasmissione.
Nicola Davide Angerame
Torino // fino al 29 maggio 2015
Antonio Riello – Libricida
PAOLO TONIN
Via San Tommaso 6
011 19710514
[email protected]
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