Inseguendo la luce. Ettore Spalletti a Venezia

Palazzo Cini, Venezia – fino al 23 agosto 2015. Il secondo piano della storica casa-museo appartenuta al collezionista Vittorio Cini riapre con un ospite d’eccezione. Ettore Spalletti porta in Laguna una serie di opere selezionate ad hoc. Lasciando alla luce il compito di interpretare il colore.

Anche quest’anno Palazzo Cini conquista un ruolo di primo piano nel fitto calendario culturale veneziano. Gioiello architettonico riaperto al pubblico la scorsa primavera, e incluso nel patrimonio della Fondazione Giorgio Cini, il Palazzo ha dato il via al programma espositivo 2015 con una novità: l’inaugurazione di cinque nuove sale al secondo piano dell’edificio, destinate a ospitare mostre temporanee.
Il compito di occupare per primo i rinnovati ambienti spetta a Ettore Spalletti (Cappelle sul Tavo, 1940), la cui poetica rispecchia da sempre un’attenzione alle dinamiche spaziali e al rapporto tra luogo fisico e intervento creativo. Ideata da Luca Massimo Barbero e dallo stesso artista, la mostra riunisce una selezione di sedici opere che alternano pittura a oggetti installativi, lungo un percorso non cronologico ma tenuto insieme da un’avvolgente trama luminosa.
Luce e colore sono gli indiscussi protagonisti della rassegna, trasformandosi in entità complementari e complici. Tra capolavori già noti e inedite scoperte, pittura e scultura diventano strumenti essenziali per la definizione del colore e la resa dei volumi.

Ettore Spalletti, Così comʼè, fonte, 2006, impasto di colore su resina, h 130,5 cm, Ø superiore 37,7 cm, Ø inferiore 25,3 cm, foto Matteo de Fina

Ettore Spalletti, Così comʼè, fonte, 2006, impasto di colore su resina, h 130,5 cm, Ø superiore 37,7 cm, Ø inferiore 25,3 cm, foto Matteo de Fina

La sempre mutevole luminosità veneziana filtra dalle finestre e rincorre le virate cerulee delle tavole appese alle pareti e delle carte sottili che paiono increspare i muri. Eterea eppure densa, è proprio la materia cartacea a cadenzare lo spazio, in un gioco di richiami da una stanza all’altra, resi ancora più intensi dalla raffinatezza dei dettagli sapientemente disposti da Spalletti.
Alabastro, marmo, onice, foglia d’oro e pietre preziose occhieggiano dalle opere, senza pervaderle, ma fungendo da catalizzatori di luce. La quadratura dorata di Ma, sì, rosa e oro (2013) sembra concentrarsi nel piccolo triangolo che ne rende irregolare uno degli angoli, mentre la condensazione luminosa esplode con forza in Sapone (1998), scultura quasi sospesa, e rimbalza nel dettaglio altrettanto dorato di Leggio, ombra, rosa (2011). Dal perimetro al pavimento lo spazio è breve e Così com’è, fonte (2006), installazione cilindrica fatta di colore e resina, pare introiettare i toni di azzurro che impregnano l’atmosfera, concedendone solo uno spicchio a un occhio curioso.
Leggiadra, minuziosa e raffinata, l’esposizione condensa nel binomio luce-colore tutta la genialità di Spalletti il quale, proprio come i raggi luminosi, colpisce e si ritrae con gentilezza, lasciando però una traccia indelebile del suo passaggio.

Arianna Testino

Venezia // fino al 23 agosto 2015
Ettore Spalletti – Palazzo Cini
a cura di Luca Massimo Barbero ed Ettore Spalletti
PALAZZO CINI
Campo San Vio (Dorsoduro 864)
041 5210755
[email protected]
www.palazzocini.it

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/44115/ettore-spalletti-palazzo-cini/

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Arianna Testino

Arianna Testino

Nata a Genova nel 1983, Arianna Testino si è formata tra Bologna e Venezia, laureandosi al DAMS in Storia dell’arte medievale-moderna e specializzandosi allo IUAV in Progettazione e produzione delle arti visive. Dal 2015 a giugno 2023 ha lavorato nella…

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