Tamy Ben-Tor e Miki Carmi. Tra pubblico e privato, alla Zacheta di Varsavia
Zacheta National Gallery, Varsavia – fino al 31 maggio 2015. Il museo come luogo d'incontro tra pubblico e privato. Tamy Ben-Tor e Miki Carmi, uniti nella vita, si ritrovano nelle sale del museo di Varsavia. Per una mostra che indaga l'identità ebraica tra video, foto e travestimenti grotteschi.
La doppia personale di Tamy Ben-Tor e Miki Carmi alla Zacheta – National Gallery of Art di Varsavia nasce da una domanda ben precisa: possono questi due artisti, diversi nella pratica ma uniti nella vita, attestarsi come coppia anche all’interno del museo?
La mostra presenta nove video di Tamy Ben-Tor (Gerusalemme, 1975), a partire dai lavori d’esordio in cui l’artista interpreta, attraverso l’uso esasperato di trucco e costumi, una vasta gamma di personaggi bizzarri e sgradevoli, volti a commentare la sua personale situazione di artista israeliana residente a New York, nonché la sua identità ebraica, e la percezione dell’Olocausto attraverso occhi tanto arguti quanto perversi e provocatori.
Tali lavori, inizialmente usati come mezzo di documentazione alle performance di Ben-Tor, sono accompagnati dalle opere più recenti dell’artista, in cui i video si attestano con un carattere autonomo e non necessariamente connesso all’attività performativa, come nel caso di Young Emerging Artists Eating and Fucking (2015), che dà il titolo alla mostra.
La selezione dei dieci dipinti di Miki Carmi (Gerusalemme, 1976) è invece parte di una ricerca portata avanti dall’artista a partire dagli Anni Novanta, in cui il pittore israeliano esplora, attraverso un processo a tratti scientifico e a tratti palesemente auto-ironico, gli aspetti fisici che caratterizzano la sua provenienza ebraica: foto, disegni e grandi tele mostrano caricature di famigliari o autoritratti dello stesso Carmi, in cui i tratti facciali sono quasi sempre esasperati per dar spazio a volti emaciati contraddistinti da grandi orecchie, grandi nasi e occhi incavati.
Così come per Tamy Ben-Tor, abile trasformista, anche per Miki Carmi sembra dunque fondamentale il tema della maschera, usata come pretesto per sintetizzare le caratteristiche fisiche, e identitarie, sue, dei suoi famigliari e dell’intero popolo ebraico.
Oltre alle sfumature fortemente ironiche presenti nella ricerca di entrambi gli artisti, resta evidente l’aspetto profondamente personale e l’investimento emotivo dietro ogni lavoro. La scelta di indagare l’identità ebraica, sondata dai due autori israeliani in modo spesso irritante e grottesco, è il pretesto per un’operazione per certi versi divertita ma sempre profonda e delicata. La decisione di mostrare foto di famiglia e autoritratti fortifica inoltre l’incontro tra arte e vita, portando a compimento il processo di fusione tra pubblico e privato. In questo modo amore e professione si incontrano, coesistono e si scambiano di posto.
Alex Urso
Varsavia // fino al 31 maggio 2015
Tamy Ben-Tor & Miki Carmi – Young Emerging Artists Eating and Fucking
a cura di Magdalena Komornicka
ZACHETA – NATIONAL GALLERY OF ART
Vpl. Malachowskiego 3
+48 (0)22 5569600
www.zacheta.art.pl
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati