Daniel Spoerri. Un vulcanico maestro a Chiasso
M.a.x. Museo, Chiasso – fino al 30 agosto 2015. Una bella retrospettiva raccoglie opere storiche e recenti del protagonista del Nouveau Réalisme. Dai Tableaux-pièges alle tovagliette-souvenir, una dimostrazione di acume e della capacità di giocare rigorosamente col linguaggio.
PIONIERE DELL’ARTE MOLTIPLICATA
Non solo Tableaux-pièges. La personale che il M.a.x. Museo di Chiasso dedica a Daniel Spoerri (Galaţi, 1930) propone un’ampia gamma di opere e di mezzi espressivi. Il risultato è una convincente conferma dell’acume dell’artista e della sua straordinaria capacità di giocare – in maniera rigorosa – col linguaggio.
Varrebbe da sola il biglietto già la prima sala, che presenta Spoerri nel ruolo di pioniere dell'”arte moltiplicata”. Nell’ambito del MAT – Multiplication d’Art Transformable, da lui fondato, realizzò multipli e ne commissionò ai suoi amici artisti. Ecco quindi in mostra tre opere di Spoerri in cui il pane viene trattato come ready made assistito, a metà tra lo scatologico e l’ironico. Ed ecco i multipli di molti altri autori da lui coinvolti: un Tir di Niki de Saint Phalle, un impacchettamento di Christo, uno dei personaggi in passamaneria di Baj, un “paesaggio plastificato” di Lichtenstein…
LA GRAFICA E GLI STORICI ASSEMBLAGGI
Dalla seconda sala la mostra torna a concentrarsi sul solo Spoerri e in particolare sull’attività grafica, con le testimonianze delle sue cene-performance e dei ristoranti da lui aperti e gestiti (menu, tovagliette stampate, stampe commemorative), con i manifesti delle sue mostre, da lui stesso curati, e molti altri esempi di un’attività vulcanica.
L’ultima sezione, infine, la più ampia e spettacolare, propone in un allestimento a perdita d’occhio un gran numero di Tableaux-pièges, le opere più celebri dell’artista, da quelli d’epoca ai più recenti. Come a creare un fermo immagine commemorativo di un momento di vita, Spoerri trasforma in opera d’arte i resti di un pasto appena terminato, con il risultato che gli oggetti appaiono inerti ma ancora brulicanti, ironici e grotteschi, ma anche un po’ minacciosi. È un memento mori e allo stesso tempo una celebrazione della vita e della convivialità, anche nel loro aspetto transitorio.
UN GESTO ESTEMPORANEO MA STRUTTURALE
Anche grazie all’accumulo di Tableaux-pièges proposto dalla mostra, si comprende come un’opera che può sembrare istantanea e beffarda possieda invece una strutturalità di linguaggio sorprendente: l’estemporaneità del gesto non toglie nulla alla capacità di fornire un commento sulla realtà.
Le altre opere esposte nella stessa sezione (composizioni di protesi dentarie e strumenti dentistici, accumulazioni di mattarelli, posate, caffettiere, coltelli) presentano una composizione precisissima pur corteggiando il caos.
Le opere recenti e gli inediti, infine: sono in mostra i bellissimi, perturbanti assemblaggi che hanno come sfondo rielaborazioni di stampe del Settecento; i “collage” di tovagliette-souvenir mescolate in un cut up surreale di frasi; una composizione realizzata con la collaborazione della storica fabbrica di porcellane Meissen.
Stefano Castelli
Chiasso// fino al 30 agosto 2015
Daniel Spoerri – Eat art in transformation
a cura di Susanne Bieri, Antonio d’Avossa e Nicoletta Ossanna Cavadini
M.A.X. MUSEO
Via Dante Alighieri 6
+41 (0)91 6950888
[email protected]
www.centroculturalechiasso.ch
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/44396/daniel-spoerri-eat-art-in-transformation/
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