Il passato ha un promettente futuro. Tre mostre a Palermo
Rizzuto Gallery, Palermo – fino al 4 luglio 2015. Il mito dell’arte contemporanea italiana ritrova a Palermo la sua strada con una trilogia espositiva che offre una doverosa riflessione sulla qualità delle attuali espressioni artistiche e sul piacevole approccio pittorico alle opere.
Chiude il 4 luglio il secondo appuntamento de Le stanze d’Aragona, ciclo di tre mostre curate da Andrea Bruciati ed Helga Marsala promosso e ospitato dalla RizzutoGallery e dal Comune di Palermo in collaborazione con la Regione Siciliana ed ERSU Palermo. Nominare la felice dominazione aragonese evoca il passaggio da un passato glorioso a un presente che cerca di ricostruire dei linguaggi efficaci ed esaustivi raggiunti in questo progetto con successo.
Al Capitolo I hanno partecipato Anna Gramacchia, Cristiano Menchini, Lorenzo Morri, Barbara Prenka, Massimo Stenta, Sulltane Tusha, Marco Useli e Serena Vestrucci; giovani artisti per lo più cimentatisi nella forma d’indagine cardine: l’astrattismo.
Astrazione è libertà, svincola l’occhio dai confini della forma e quest’ultima dall’obbligo di significare. Lontano da qualsiasi verosimiglianza oggettiva, l’astratto è sensibile solo alla necessità espressiva dell’artista. Lo dimostra in modo rilevante Tiziano Martini, uno dei protagonisti del secondo Capitolo: nobilita e allo stesso tempo oltraggia la tela, ferendola la rimargina in una riorganizzazione formale ed estetica di kleiniana memoria. Di grande spessore il lavoro di Giuseppe Adamo: da un’indagine sulla natura devia verso un’indefinitezza delle forme, creando un effetto flottante in cui la percezione è il risultato di una progressione lenta che diventa esercizio di attenzione.
Tutta la mostra rilassa i sensi: conforta lo svelamento del processo creativo che porta Matteo Fato dalla fotografia all’olio su tela e la contemplazione condotta senza sforzi da Stefano Cumia, che nuovamente non delude le aspettative, catalizzano inevitabilmente l’interesse sulla potente istallazione pittorica. Paola Angelini e Jacopo Casadei scelgono la via dell’onirismo regalando percezioni che virano verso un astrattismo mai puramente decorativo. Si esprimono tridimensionalmente Gaia Fugazza e Alessandro Roma: quest’ultimo plasma la seta in una composizione raffinata e gentile che cita la pittura eludendo il rigore dell’espressività estrema.
Grande attesa per il Capito III, che non solo vedrà aggiungersi altri artisti di respiro nazionale ed internazionale – Stefano Arienti, Giovanni Sartori Braido, Antonio Catelani, Manuele Cerutti, Paolo Chiasera, Giulio Frigo, Andrea Grotto, Andrea Mastrovito, Maria Morganti, Marco Neri, Paolo Parisi, Alessandro Pessoli, Pietro Roccasalva, Vito Stassi, Marco Tirelli – ma avrà inoltre il merito di ridonare alla città di Palermo il Villino Favaloro, che rinasce finalmente in qualità di sede espositiva istituzionale grazie all’impegno di Giovanni Rizzuto ed Eva Oliveri.
Giulia Amodeo
Palermo // fino al 4 luglio 2015
Le Stanze d’Aragona
a cura di Andrea Bruciati e Helga Marsala
progetto promosso da RizzutoGallery e Comune di Palermo
in collaborazione con la Regione Siciliana ed ERSU Palermo
RIZZUTOGALLERY
Via Monte Cuccio 30
091 526843
[email protected]
www.rizzutogallery.com
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/44851/le-stanze-daragona-capitolo-ii/
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