“In Cina si dice, fin dall’antichità, che la massima espressione dell’arte è di non perdere l’innocenza. Solo attraverso l’innocenza si può trovare la Verità”, risponde Hsiao Chin (Shanghai, 1935) a Luca Zaffarano nel catalogo dell’interessante mostra antologica allestita da Robilant+Voena in collaborazione con la Collezione Koelliker. In una sontuosa dimora su due piani, tra busti settecenteschi, statue romane e fotografie di David LaChapelle, si snoda il percorso in trenta opere curato da Francesca Pola. L’esposizione compone un “viaggio attraverso l’universo” che dalle tele degli Anni Cinquanta e attraverso i dipinti e i disegni su carta di riso eseguiti nei Sessanta e Settanta (i lavori più efficaci) approda alle realizzazioni monumentali più recenti. Colore e segno ridotti ai minimi termini, alternanza di vuoti e pieni, leggerezza, misticismo, musicalità. La pittura di Hsiao Chin restituisce il fluire dell’universo attraverso un amalgama tra filosofia zen e astrazione occidentale. Alla ricerca di una bellezza che è sintesi di opposti.
Margherita Zanoletti
Milano // fino al 10 luglio 2015
Hsiao Chin – Un viaggio attraverso l’Universo
a cura di Francesca Pola
ROBILANT+VOENA
Via Fontana 16
02 8056179
[email protected]
www.robilantvoena.com
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/45351/hsiao-chin-un-viaggio-attraverso-luniverso/
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