La fotografia è ceca. A Roma si fa un salto spazio-temporale

Museo di Roma in Trastevere, Roma – fino al 19 luglio 2015. Un ricco percorso nel XX secolo in cui emerge il carattere intimista e introspettivo del popolo ceco. Grazie all’esposizione di 43 fotografi, 180 stampe rigorosamente originali e un film.

UNA MOSTRA ITINERANTE
Nata dall’idea di tre cultori della fotografia mitteleuropea – Gunther Dietrich, Suzanne Pastor e Gabriele Agostini, che ne sono anche i curatori – e frutto di tre anni di lavoro e di ricerche, Czech Fundamental è concepita come una mostra itinerante e in fieri, ogni volta ampliata con contributi di nuove opere e nuovi autori, di cui Roma rappresenta una delle tappe dopo Berlino e prima di Praga, Milano, Londra e Parigi.
L’obiettivo è divulgare la fotografia ceca, poco nota ai più, e che invece, al pari della letteratura (pensiamo a Kafka in primis) costituisce un aspetto importante della cultura del Paese di quel periodo.

IL FIL ROUGE DELLA FOTOGRAFIA CECA
La mostra è suddivisa in tre sezioni, che corrispondono ad altrettanti periodi storici: Origini dell’Avanguardia, 1920-1945; Dal dopoguerra agli anni ’70; Fotografia all’inizio di una nuova era. Gli anni ’90.
Al di là delle indicazioni storiche e dei movimenti in cui sono raggruppati i lavori, è interessante cogliere gli aspetti comuni che si ritrovano in tutte le opere presentate. Lo sguardo degli autori si rivolge infatti a una dimensione intimista e di introspezione psicologica. L’attenzione è volta più che alla rappresentazione dell’oggetto in sé, a ciò che questo sottintende e al valore simbolico che esso può assumere. Una rappresentazione che si allontana dal reale e che diventa astratta.

Czech Fundamental - Wiskovsky

Czech Fundamental – Wiskovsky

L’ASTRAZIONE COME COSTANTE
L’astrazione è proprio la peculiarità di questi fotografi. Da una parte c’è un’astrazione come risultato del dissolvimento dei caratteri oggettivi dei soggetti fotografati, dall’altra un interesse per la forma e la geometria dei soggetti. L’uso del bianco e nero, che caratterizza la quasi la totalità delle foto, è già di per sé astrazione ed è motivato dal non voler segnalare il contenuto oggettivo che si porta dietro il colore.
Troviamo così nature morte in cui addirittura è assente il soggetto, ma protagonista è la sua ombra; ritratti di persone che sembrano non avere una particolare posa o costruzione scenica; particolari di oggetti quotidiani ripresi parzialmente, così da far perdere il proprio carattere funzionale; dettagli di corpi in primo piano in cui il nudo si deduce appena. Ed inoltre gusci di uova rotti, disposti a formare un fragilissimo cerchio; e corpi femminili nudi che diventano oggetti decorativi a formare linee e curve in giochi di luci ed ombre.

Barbara Di Tanna

Roma // fino al 19 luglio 2015
Czech Fundamental. Fotografia ceca di avanguardia e contemporanea dal 1920 a oggi
a cura di Gunther Dietrich, Suzanne Pastor e Gabriele Agostini
MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE
MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE
Piazza Sant’Egidio 1b
06 5816563
[email protected]
www.museodiromaintrastevere.it

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/45242/czech-fundamental/

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Barbara Di Tanna

Barbara Di Tanna

Sono un architetto, mi occupo di progettazione architettonica e interior design. In passato ho lavorato nell'ambito del restauro architettonico ed archeologico. Ho sempre dipinto, disegnato, creato. Adoro lavorare con le mani e mi interessa l'arte in tutte le sue forme.…

Scopri di più