Matteo Peretti. In viaggio tra Napoli e Spoleto

PAN, Napoli – fino al 31 luglio 2015 / Palazzo Collicola, Spoleto – fino al 27 settembre 2015. Due mostre, inaugurate in parallelo, per un progetto che racchiude alcune tra le opere più rappresentative dell’artista romano Matteo Peretti. Installazioni dal sapore ludico, ma anche orientate a una critica sociale. Immagini intime e poi rigorosamente concettuali. Sul filo del ricordo e della conoscenza.

LA MOSTRA A SPOLETO
Entri con l’impressione di essere tra i Jeff Koons primo periodo ed esci con la sensazione di aver trovato un Allora & Calzadilla che parla italiano. Chi ama l’arte contemporanea, un certo tipo di arte contemporanea, sa che uno dei suoi compiti è quello di dare spunti di interpretazione del presente, di aiutare a comprendere il secolo. A Palazzo Collicola di Spoleto, per il Volume I del suo progetto L’ironia del sapere – a cura di Gianluca Marziani –, Matteo Peretti (Roma, 1975) fa questo.
Se nella serie Playground lo “psicogioco” diviene psicodramma collettivo, scoperchiando i fantasmi addomesticati del consumismo, nell’installazione Volumi: Riso i chili di riso incellophanati sottovuoto come vuole il packaging industriale rappresentano i mattoni di una fortezza di ottusità che contrasta con il povero sacco di juta semivuoto, fornendo la misura della differenza fra opulenza e sussistenza.
La galleria di installazioni che il pubblico è obbligato ad attraversare parla di attenzione: attenzione alle risorse energetiche e alimentari, attenzione alla rabbia giovanile che sfocia in violenza, attenzione ai ragazzi che crescono, attenzione alle scelte della politica, che con il suo potere determina i destini. Nutrito da un filo di speranza e sostenuto dal filtro insostituibile dell’ironia, Matteo Peretti ci spinge a tenere gli occhi aperti sul nostro presente difficile.

(Valeria Carnevali)

Matteo Peretti, The End of Myth, 2012 - Palazzo Collicola, Spoleto 2015

Matteo Peretti, The End of Myth, 2012 – Palazzo Collicola, Spoleto 2015

LA MOSTRA A NAPOLI
L’Ironia del Sapere è quella di chi, con tutta la leggerezza, la nostalgia e la volontà analitica del caso, mescola intimismo e indagine sociale, non risparmiandosi il gusto del dettaglio. Quello di Matteo Peretti è un percorso dentro le cose, dentro se stesso, uno slalom tra le linea del proprio passato e il tempo dell’attualità.
Le sale del PAN, dove è allestito il Volume II del progetto gemellato con Spoleto, qui con la cura di Alfredo Cramerotti, diventano un unico teatro della conoscenza, in cui si organizzano cumuli di memorie trasfigurate: giocattoli, mobili d’infanzia, cimeli di vecchie performance, fino al grande impianto audio – techno reperto dell’età dei rave – qui divenuto cuccia, involucro domestico, mentre i bassi scandiscono un tempo cardiaco e concettuale, avvolgendo il fantasma del corpo e le spoglie del ricordo.
E nelle installazioni in cui il riso o l’acqua si fanno unità di misura, non più sostanze di natura, Matteo analizza i confini di altre geografie, di altri equilibri sociali, di altri passaggi, accanto e dopo i suoi. L’accento politico, tagliente, con la dolcezza dello sguardo personale. 1.323 litri d’acqua imbottigliata per il consumo medio annuale di una famiglia italiana, solo un bidone di 208 litri per tre cittadini del Congo. Prospettive, parametri, destini differenti. Nell’audace collezione di cose, visioni, relazioni, che ci si porta appresso, cavalcando con ironia l’esercizio del sapere.

Helga Marsala

Spoleto // fino al 27 settembre 2015
Matteo Peretti – L’ironia del sapere (Volume Uno)
a cura di Gianluca Marziani
PALAZZO COLLICOLA
Piazza Collicola 1
[email protected]
www.palazzocollicola.it

Napoli // fino al 31 luglio 2015
Matteo Peretti – L’ironia del sapere (Volume Due)
a cura di Alfredo Cramerotti
PAN
Via dei Mille 60
[email protected]
www.palazzoartinapoli.net

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/45585/matteo-peretti-lironia-del-sapere/

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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