Umberto Mastroianni a Torino. Un’opportunità artistica e spirituale
Museo Diocesano, Torino – fino al 30 settembre 2015. Arte e fede, binomio che trascende l'uomo e sfocia in una forma di bellezza universale, espressa attraverso differenti forme e stili. Nell'anno dell'Ostensione della Sindone, Torino riscopre un “suo” grande artista d'adozione, proponendone l'antologia di un iter creativo lungo quasi tutto il Novecento. Umberto Mastroianni dagli esordi fino ai germi dell'ispirazione per la cancellata del Teatro Regio.
IL MUSEO DIOCESANO SI APRE AL CONTEMPORANEO
La mostra antologica di Umberto Mastroianni (Fontana Liri, 1910 – Marino, 1998) non è solo una semplice mostra, ma una vera e propria occasione. Un’opportunità per rivivere l’iter creativo di un artista indissolubilmente legato a Torino, inserendone l’opera nell’ambito del ciclo di manifestazioni espositive correlate all’Ostensione della Sindone.
Torino, Mastroianni, arte e fede sono intrecciate da un’affinità spirituale unica. Intanto è la prima volta che il Museo Diocesano ospita una mostra d’arte contemporanea. In secondo luogo, i lavori di Mastroianni si possono suddividere in cinque grandi periodi con le loro conseguenti diversificazioni connesse alla scelta dei materiali e alle ispirazioni, ottenendo in questa maniera una straordinaria storia dell’evoluzione del percorso artistico e umano: il periodo figurativo (1928-1940), il periodo neocubista (1941-1954), il periodo informale (1955-1968), il periodo del macchinismo fantastico (1969-1988) e il periodo delle figure dell’inconscio (1989-1998).
Il terzo valore aggiunto alla mostra è l’allestimento, grazie alla sistemazione nel sottosagrato e nei locali della torre campanaria. Proprio sotto le scalinate del Duomo di Torino, dove l’archeologia, gli scavi e l’età romana entrano a far parte dell’atmosfera, convogliando gli stimoli artistici in una dimensione fuori dal tempo e dallo spazio.
70 ANNI D’ARTE
Nei lavori di Mastroianni l’attenzione e la cura per il dettaglio sono estremi. L’emotività nelle rappresentazioni è un valore aggiunto alla bellezza fine a se stessa dei circa sessanta pezzi in mostra, alcuni dei quali inediti oppure raramente esposti. Altro merito dell’esposizione è la capacità di instaurare un dialogo fra le strutture antiche del museo, le opere in mostra e il percorso, insieme religioso e poetico.
A questo, ovviamente, si unisce il genio di Umberto Mastroianni e la sua innata capacità di sperimentare con materiali e forme differenti, senza mai tradire l’eclettica creatività affiancata dall’umano bisogno di spiritualità e sensibilità, visibili in particolar modo in due opere agli antipodi per struttura, linguaggio e poetica, ma che conservano entrambe l’aspetto più “filosofico” dell’artista: Dina / Il sonno dell’anima del 1935 e Volo di pace del 1992, entrambi bronzi.
Due espressioni differenti di un unico grande esercizio spirituale nel quale si comparano realismo e astrattezza, esordi e mestiere, bellezza ed emotività. In entrambi i lavori, la chiave è l’empatia instaurata con lo spettatore, scatto ulteriore per l’elevazione a status artistico. Notevoli, oltre ai bronzi, anche gli arazzi, i lavori in legno, le terrecotte, i vetri e i mosaici.
Eugenio Giannetta
Torino // fino al 30 settembre 2015
Umberto Mastroianni – Tra Coscienza Civile e Spirito del Sacro
a cura di Floriano De Santi
MUSEO DIOCESANO
Piazza San Giovanni
011 5787018
[email protected] www.museodiocesanotorino.it
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