Al Fann: l’Oriente a Roma alle Scuderie
Scuderie del Quirinale, Roma – fino al 20 settembre 2015. Se è vero che l’arte spiega quello che l’uomo non riesce a fare, allora sì che bisogna visitare la mostra “Arte della civiltà islamica”. Con 360 reperti dalla collezione più vasta del Kuwait.
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ISLAM E CULTURA MATERIALE
Arte della civiltà islamica presenta al pubblico l’arte e la cultura dei Paesi del mondo islamico in un momento storico con condizioni difficili e calde, inserendosi in un quadro complicato a livello geopolitico, ideologico, sociale e culturale causato dal terrorismo che cerca di imporre la propria idea di Islam e dagli atti barbarici che ne conseguono. Si può quindi dire che gli organizzatori abbiano centrato in pieno l’importanza del titolo da dare alla mostra e l’orizzonte ampio che può raggiungere, puntando e usando come parole chiave proprio “civiltà islamica”.
Il pubblico avrà già certamente visitato alcuni Paesi del mondo islamico e sarà quindi famigliare con la loro architettura e le loro città, con gli hammam, i suk e le moschee, i loro colori e odori, ma forse ciò che meno si conosce sono i materiali e gli oggetti quotidiani. E la mostra presenta proprio la cultura materiale, rendendola punto di partenza ideale per un colloquio diretto tra osservatore e oggetto esposto, senza intermediari, creando uno sguardo intimo e individuale.
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Mattonella ottagonale di ceramica con corpo in “pasta fritta” – Iran orientale, Mashhad, 1620 ca. – Collezione al-Sabah, Kuwait
UNA COLLEZIONE DAL KUWAIT
Nelle sale delle Scuderie del Quirinale sono esposti 360 oggetti che fanno parte della collezione Al Sabah, formata a partire dagli Anni Settanta dai coniugi Al Sabah, sceicchi della famiglia regnante ancora oggi in Kuwait, grandi appassionati d’arte e storia. Fin da subito diventa una delle più importanti, ricche, prestigiose e variegate collezioni di arte islamica di tutto il mondo e i coniugi Al Sabah continuarono ad ampliarla fino agli Anni Ottanta, quando decisero di fondare il Museo d’Arte Islamica a Kuwait City proprio per consentire la fruizione della loro collezione, che oggi vanta più di 30mila reperti. Tra questi vi sono oggetti che provengono per esempio dalla Spagna, dalla Cina e dalla Turchia, coprendo di fatto un’area geografica immensa, che include anche il Nordafrica, la costa Levantina, la penisola Araba, l’Iran e l’Africa subsahariana, con datazioni che comprendono un periodo cronologico lunghissimo, che dura circa 1.400 anni.
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Pagina miniata di un frontespizio della sezione di un manoscritto del Corano – Iran orientale, fine dell’XI – inizi del XII secolo – Collezione al-Sabah, Kuwait
L’UOMO LATITA
Le opere della collezione Al Sabah sono, come in generale per la storia dell’arte islamica, realizzate da artisti rimasti anonimi, e la tipologia di reperti comprende, tra gli altri, vetri, ceramiche, gioielli, armi, cristalli, avori e manoscritti. La ricchezza tipologica degli oggetti della collezione trova una diretta corrispondenza nella varietà degli artisti e dei popoli che li hanno realizzati perché, provenendo da Paesi differenti, le mani che li hanno creati sono diverse: arabi, persiani, indiani, curdi, turchi, andalusi e molti altri ancora, durante il corso dei secoli, hanno tutti contribuito a rendere sempre più gloriosa l’arte islamica in tutte le sue forme.
Dato fondamentale per comprendere pienamente la mostra è non dimenticare mai che l’arte islamica si fonda e si forma nell’architettura e nell’arte calligrafica, mettendo in secondo piano la rappresentazione per immagini dell’uomo e della natura animale: per questo la collezione presenta oggetti di vario genere, ma non tele, quadri, statuaria, come invece ci aspettiamo quando abbiamo a che fare con l’arte classica occidentale.
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Miniatura dipinta su seta con la rappresentazione di una coppia principesca con attendenti – Asia Centrale, inizi del XV secolo d.C. – Collezione al-Sabah, Kuwait
LA STRUTTURA DELLA MOSTRA
La mostra allestita a Roma si divide in due sezioni principali: la prima segue un filone cronologico ed è introdotta da una piccola sezione numismatica volta a inquadrare storicamente e geograficamente le principali fasi dello sviluppo delle civiltà musulmane; la seconda invece sviluppa e presenta i temi e i modi artistici centrali delle esperienze artistiche islamiche in tutte le sue variegate forme.
La mostra inoltre offrirà al pubblico, a partire dal mese di settembre, occasioni di approfondimento sui temi e sui contenuti del progetto espositivo, organizzando incontri con esperti, proiezioni cinematografiche ed eventi musicali.
Ghiath Rammo
Roma // fino al 20 settembre 2015
Arte della civiltà islamica
a cura di Giovanni Curatola
SCUDERIE DEL QUIRINALE
Via XXIV maggio 16
06 39967500
[email protected]
www.scuderiequirinale.it
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/46916/arte-della-civilta-islamica/
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