Sei quello che mangi. Il food al MAXXI
MAXXI, Roma – fino all’8 novembre 2015. Da nord a sud, da est a ovest, il tema di Expo fa da traino per decine di iniziative dedicate al cibo. E fra le più riuscite c’è la mostra curata da Pippo Ciorra. Con un catalogo degno di nota.
IL CIBO FA TENDENZA
Alimentare, mentale, transgenico, etnico, artificiale, organic (un nuovo modo, più cool e efficace per il marketing, di dire genuino), cotto, crudo, tossico, nutriente, sfizioso, festivo, quotidiano, tradizionale, innovativo, piccante, dolce, salato, insipido.
Il cibo è, da qualche tempo, al centro di una riflessione che, a partire da Expo Milano 2015 (Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita è, appunto, l’argomento cardinale della manifestazione), tocca le varie contrade della penisola italiana – a volte con sgradevoli declinazioni e titoli ritriti, altre con “trovate” piacevoli – per riflettere su un’urgenza che investe non solo il mondo del sostentamento umano tout court ma anche, e non obliquamente, una serie di questioni che, a ventaglio, spingono verso la vita del pianeta, quella dell’uomo, quella delle etnie, dei continenti.
VARIAZIONI SUL TEMA
Le variazioni sul tema sono varie, e vanno, volendo fare soltanto alcuni esempi, dalla collettiva organizzata al MUST di Vimercate (ciBoh!? Le risposte dell’arte al tema dell’alimentazione) alla rassegna allestita negli spazi del Museo Civico di Taverna (La natura all’origine dell’arte: l’arte cibo per la mente), dalla 51esima stagione lirica dell’Arena Sferisterio di Macerata (Nutrire l’anima) all’esposizione proposta al Maxxi di Roma (Food. Dal cucchiaio al mondo). Il cui precedente storico – probabilmente precedente storico anche del megaevento milanese – è, in Italia, Progetto Cibo. La forma del gusto, a cura di Cristiana Collu (al Mart di Rovereto nel 2013).
LA MOSTRA, IL LIBRO
Al di là della mostra, di una mostra aperta a ventaglio su molte piattaforme del sapere e della creatività umana – si tratta infatti di “una mostra che racconta come il cibo attraversa, cambia e influenza il corpo, la casa, le strade, le città, il paesaggio di tutto il mondo” –, il Maxxi propone una riflessione sincronica sui territori del cibo, con lo scopo di “far esplodere le contraddizioni legate allo spazio del cibo, croce e delizia, glamour e miseria dell’umanità” (Pippo Ciorra).
E lo fa in particolare con un catalogo (forse è meglio chiamarlo libro, pubblicato dalla casa editrice Quodlibet) che raccoglie i contributi di molti studiosi provenienti da diversi campi del sapere per indagare ad ampio spettro le varie sfumature del cibo.
Diviso in 6 sezioni – Corpo, Casa, Strada, Città, Paesaggio e Mondo – che seguono con più precisione il percorso della mostra, il volume si avvale, infatti, di alcuni importanti contributi che sanno riaprire interstizi luminosi su un modello culturale che si evolve, che guarda al passato (Perché costruire un luogo solo per il tè? è il percorso scelto da Terunobu Fujimori), che non evita l’ecosostenibilità, la salvaguardia delle risorse naturali, lo spreco, gli aiuti, la fratellanza.
Antonello Tolve
Roma // fino all’8 novembre 2015
Food. Dal cucchiaio al mondo
a cura di Pippo Ciorra
Catalogo Quodlibet
MAXXI
Via Guido Reni 4a
06 39967350
[email protected]
www.fondazionemaxxi.it
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/45311/food/
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