Gianfranco Baruchello, il non-eroe degli Anni Sessanta
Galleria Milano, Milano – fino al 5 settembre 2015. Ancora pochi giorni per visitare le opere degli Anni Sessanta di Gianfranco Baruchello. Dai primi grovigli filamentosi di “Altre tracce” alle immagini miniaturizzate che, ancora oggi, rappresentano la cifra distintiva del suo lavoro.
Per parlare di Gianfranco Baruchello (Livorno, 1924) si dovrebbe premettere che è uno sperimentatore lontano da ogni categoria, che ha raggiunto il successo tardivamente, consacrato dalla partecipazione a Documenta nel 2012 e alla Biennale di Venezia del 2013. Oppure si potrebbe semplicemente affondare lo sguardo in una delle sue galassie di immagini e parole. Duchamp – che lo conobbe a trentacinque anni, quando, abbandonata l’azienda farmaceutica di famiglia, decise di dedicarsi all’arte – suggerisce di guardare i suoi lavori da molto vicino, per almeno un’ora: ogni dettaglio, ambiguo e densissimo, si apre a una possibile narrazione. Baruchello offre esercizi di lettura e il valore politico della sua arte, negli Anni Sessanta, sta tutto qui: nel fornire l’esigenza di trovare un senso tra vari frammenti di memoria collettiva. Tra disegni, brandelli di riviste, parole e ready made, il Monumento ai non eroi (1962) è un omaggio a chi, pur non sapendolo, costruisce la (sua) storia.
Raffaela Iasevoli
Milano // fino al 5 settembre 2015
Baruchello anni Sessanta
GALLERIA MILANO
Via Manin 13 / Via Turati 14
02 29000352
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www.galleriamilano.com
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