Mario Piazza. Una piccola mostra per un grafico schivo
Ex Chiesa di San Francesco, Civitanova Alta – fino al 25 ottobre 2015. Ha un curriculum pazzesco, Mario Piazza. Ma è un grafico, e in quanto tale un Paese come l’Italia lo considera assai meno di quanto dovrebbe. Siamo andati a vedere una sua piccola mostra nelle Marche.
All’interno della chiesa sconsacrata di San Francesco, a Civitanova Marche Alta, in una piccola cappella laterale è ospitata la mostra Effetti collaterali. Progetti grafici e altro di Mario Piazza (Gorgonzola, 1954) nell’ambito di Cartacanta. Sono in mostra pochi lavori, ovviamente scelti: una bacheca con disegni in bianco e nero, un’altra con alcuni oggetti e due pubblicazioni di piccolo formato dell’autore, infine sulle pareti alcune riproduzioni in grande formato in sequenza, elaborazioni grafiche di fotografie o disegni.
Piazza stesso, nel laconico comunicato, li definisce semilavorati. Secondo la Treccani, un semilavorato è “prodotto che ha subìto una lavorazione e costituisce lo stadio intermedio per ulteriori lavorazioni; il termine è largamente usato in diverse industrie e in partic. in siderurgia per designare una vasta gamma di prodotti già sottoposti a una lavorazione a caldo (billette, piattine, forati, ecc.) e da cui con successive lavorazioni (laminazione a freddo, trafilatura, ecc.) si ottengono lamiere sottili, nastri, tubi, profilati, ecc.“.
Solo chi proviene da una cittadina operosa e operativa come Gorgonzola poteva scegliere questo termine per definire – e con molta nonchalance – non solo il proprio lavoro, ma la grafica in generale: prodotto di un lungo lavoro prima che della famigerata creatività. E il lavoro di Piazza è ormai lungo e stratificato: direttore dello studio grafico 46xy, ex direttore di Abitare, autore del restyling dei tascabili Einaudi, per anni direttore dell’AIAP – Associazione italiana design della comunicazione visiva, ricercatore al Politecnico di Milano, curatore di mostre come quella recentissima dedicata a Massimo Dolcini a Fano.
Si tratta di un lavoro svolto in silenzio e nell’ombra, un po’ per l’atavica indifferenza italiana per questo tipo di produzione così pericolosamente vicina al mondo commerciale e dunque non meritevole di attenzione da parte delle istituzioni culturali ufficiali; un po’ per il carattere schivo riservato dell’autore.
Tuttavia la piccola mostra marchigiana permette di confermare l’antico motto secondo cui ogni grafico nasce pittore o disegnatore. Si tratta nella fattispecie di disegni steinberghiani, in bianco e nero, centellinati, al tratto ma tutti dominati da un’aria ironica che dimostra come Mario Piazza sia maestro di “quell’arte difficilissima di aggrandire i piccioli, di nobilitare i bassi oggetti, di cogliere destramente i minimi dettagli produttori della massima evidenza, di rilevare maravigliosamente le minutezze, e di dare al frivolo ed al ridicolo un’aria ben sostenuta d’importanza”.
È questo un giudizio audacemente preso a prestito da quello di Pompilio Pozzetti sull’opera di Giuseppe Parini, milanese che visse e lavorò a Gorgonzola. Ma sappiamo che Piazza, gorgonzolese che vive a Milano, saprà farsene una ragione, perché sa bene che l’ironia più acuta – specie quella lombarda – viaggia sempre anche il viaggio a ritroso, mutandosi in autoironia.
Manuel Orazi
Civitanova Alta // fino al 25 ottobre 2015
Mario Piazza – Effetti collaterali. Progetti grafici e altro
SPAZIO MULTIMEDIALE SAN FRANCESCO
Piazza Libertà
0733 774335
[email protected]
www.cartacanta.it
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