Giacomo Balla: zero passato, tutto avvenire
Fondazione Magnani Rocca, Traversetolo – fino all’8 dicembre 2015. Disegni, dipinti, sculture, pastelli del futurista Giacomo Balla. Che fu un artista totale. Forza, colore e dinamismo investono la fondazione parmense.
L’UNIVERSO DI GIACOMO BALLA
Astratto, dinamico, trasparentissimo, coloratissimo e luminosissimo, autonomo, trasformabile, drammatico, volatile, scoppiante. Sono questi i concetti capisaldo del manifesto Ricostruzione futurista dell’universo, che costituiscono altresì i temi intorno ai quali si sviluppa la mostra Giacomo Balla astrattista futurista.
Le sale della Fondazione Magnani Rocca si arricchiscono dei colori accesi delle opere pittoriche, dei disegni, delle sculture, degli abiti e degli arredi dell’eclettico artista torinese.
DAL DIVISIONISMO ALLA GUERRA
L’eredità di Giacomo Balla (Torino, 1871 – Roma, 1958) è eterogenea, sperimentale, e la mostra restituisce un’immagine vivace di un rivoluzionario, uno spirito libero sradicato dalla tradizione e dotato di una straordinaria energia innovatrice.
Ai paesaggi contemplati e riprodotti con pennellate d’impronta divisionista succedono grafiche geometriche e dominate dai colori rosso-giallo-verde-blu. Al dinamismo del volo degli uccelli reso con la grafite e un’incredibile leggerezza di mano si contrappone il marcato e più violento movimento furioso contemporaneo, quello delle automobili e dei prodotti della tecnica. E le donne, incantevoli, immortalate in gesti delicatissimi, la famiglia, le figlie dai nomi futuristi Elica e Luce, gli autoritratti ironici e sornioni.
Drammatiche e furiose le scomposizioni che alludono alla guerra: vortici di colori e forme impetuosi totalmente fuori controllo. La stessa energia appartiene alla scultura Linee-forza del pugno di Boccioni, dotata di una dirompente forza di movimento, dove la figura sembra avanzare per passi ampi e decisi.
FUTURISMO DA INDOSSARE, FUTURISMO DA VIVERE
Giacomo Balla ha concepito e sostenuto l’estetica futurista al punto da volerla indossare, dal volerla abitare. Disegnò abiti audaci e variopinti, deciso a mostrare e vivere le proprie idee con determinazione e continuo rinnovamento.
Rese la sua casa al quartiere Prati di Roma un tripudio di forme dai colori smaglianti, decorando pareti, mobili e oggetti sperimentando, giocando, scacciando la monotonia e facendo vincere il proprio spirito innovatore.
Anna Vittoria Zuliani
Traversetolo // fino all’8 dicembre 2015
Giacomo Balla astrattista futurista
a cura di Elena Gigli e Stefano Roffi
Catalogo Silvana Editoriale
FONDAZIONE MAGNANI ROCCA
Via Fondazione Magnani Rocca 4
0521 848327
[email protected]
www.magnanirocca.it
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/46989/giacomo-balla-astrattista-futurista/
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