Chiavacci e Morellet. Dialogo a distanza
Die Mauer, Prato – fino al 17 novembre 2015. Nessun legame diretto nelle loro biografie. Pistoiese e impiegato di banca l’uno, francese e industriale l’altro. Entrambi però calati nel Novecento dell’arte. Ora Chiavacci e Morellet sono in mostra in Toscana, fianco a fianco.
Gianfranco Chiavacci (Pistoia, 1936-2011) e François Morellet (Cholet, 1926) in vita non si sono conosciuti, eppure i loro lavori, esposti a Prato alla Galleria Die Mauer, creano un dialogo approfondito. Sembra di potere coglier dei fili rossi, delle affinità, che danno vita a un unicum perfettamente equilibrato. Di Chiavacci – un impiegato di banca sui generis, che ha dedicato la propria esistenza alla ricerca sui diversi linguaggi dell’arte, partendo tuttavia dal mondo del calcolo elettronico e del codice binario – sono in mostra soprattutto opere fotografiche sperimentali, in bianco e nero. Sugli stessi toni, con forme compenetranti sono le opere del quasi novantenne Morellet, che sino al 1975 ha gestito l’attività industriale di famiglia e che ha spinto la sua indagine artistica, per la quale ha utilizzato anche elementi tecnologici, a risultati radicali, che giungono all’essenza dei fenomeni.
Angela Madesani
Prato // fino al 17 novembre 2015
Gianfranco Chiavacci / François Morellet – rigorosi rigolards
a cura di Alessandro Gallicchio
DIE MAUER
Via Firenzuola 33/37
348 2493640
[email protected]
www.diemauer.it
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