Giuseppe Tabacco. Materialismo lirico a Roma

Museo delle Mura, Roma – fino al 18 ottobre 2015. La nuova personale di Giuseppe Tabacco conferma il talento dell'artista per installazioni delicate. Oltre a offrire l'occasione per scoprire un sorprendente quanto appartato museo.

DA SANTA RITA A SAN SEBASTIANO
Giuseppe Tabacco (Roma, 1956) non è nuovo a interventi in contesti storici della capitale suggestivi ma poco noti: nel 2012, per esempio, mirò per così dire a una risacralizzazione della Sala Santa Rita, un’antica chiesa sconsacrata a pochi passi dal teatro di Marcello, attraverso alcune intense installazioni fatte di pane, rose e cera.
Nella nuova mostra allestita presso il Museo delle Mura, all’interno della monumentale Porta di San Sebastiano dinanzi all’Appia antica, l’artista si concentra ora su una dimensione più dichiaratamente ludica della propria arte, insediandosi negli spazi espositivi al secondo piano con tre sorprendenti installazioni: un pozzo di mattoni di tufo, la forma ad amplificare la forma del torrione in cui è stato realizzato e insieme a far scrigno inatteso per un fragile tesoro di cere d’api; un’isola di cera che si allunga per oltre sette metri sul camminamento principale del piano; tre assemblaggi di vecchie porte, finestre e quadri realizzati con composizioni (ancora una volta) in cera, inseriti con felice organicità visiva nelle pareti scrostate del secondo torrione del museo.

Giuseppe Tabacco - Museo delle Mura, Roma 2015

Giuseppe Tabacco – Museo delle Mura, Roma 2015

UN MATERIALISMO LIRICO CHE GUARDA A BURRI E FONTANA
La curatrice Raffaella Rinaldi ha giustamente richiamato nel suo testo l’ammirevole volontà di Tabacco di riprendere quel dialogo tra arte antica e contemporanea che proprio nell’età di quest’ultima si è fatto molto frammentato: la scelta di un materiale come la cera, tanto ricorrente nella produzione dell’artista, rimanda in effetti a una lenta naturalità creativa dagli echi sottilmente arcaici, ma trattiene al contempo la lezione di una linea materialista novecentesca e italiana in particolare – Alberto Burri e Lucio Fontana su tutti – che Tabacco dichiaratamente richiama come proprio fondamentale riferimento.
L’esito è un materialismo lieve e a suo modo lirico, degno contraltare e insieme complemento di quel razionalismo lirico che, alcuni anni or sono, venne indagato con rara intelligenza da Nathalie Vernizzi in un suo libro omonimo, prezioso quanto purtroppo poco noto (per chi fosse interessato, lo pubblicò Scheiwiller nel 1994, all’insegna del pesce d’oro).
Un materialismo, viene infine da considerare, quantomai adatto per insinuarsi in un contesto come quello di Roma, tra le usate pietre della storia e la loro trasandata pesantezza.

Luca Arnaudo

Roma // fino al 18 ottobre 2015
Giuseppe Tabacco – Il bel gioco
a cura di Raffaella Rinaldi

MUSEO DELLE MURA
Via di Porta San Sebastiano 18

06 0608
www.museodellemuraroma.it

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/47975/giuseppe-tabacco-il-bel-gioco/

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Luca Arnaudo

Luca Arnaudo

Luca Arnaudo è nato a Cuneo nel 1974, vive a Roma. Ha curato mostre presso istituzioni pubbliche e gallerie private, in Italia e all'estero; da critico d'arte è molto fedele ad Artribune, da scrittore frequenta forme risolutamente poco commerciali, come…

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