Uccidere una mosca e farne una mostra. A Modena
Galleria Mazzoli, Modena – fino al 28 novembre 2015. Lo sfondo simbolico della mostra parte dai versi del poeta Michael Dickman. Per riflettere sull’azione della natura, che annienta gli sforzi umani per contrastarla e usarla. E gli artisti lo testimoniano.
Shigeo Arikawa, Christian Fogarolli, Jared Ginsburg, Stéphanie Saadé e Oscar Santillan sono i cinque artisti che sono coinvolti in un progetto complesso: riportare l’uomo a una relazione visiva pre-creativa, se mai ci fosse stata una creazione. Ognuno di loro, con una forma espressiva differente, ha fatto tabula rasa di tutte le creazioni divine e umane. È come se fossero venuti da ogni dove e avessero portato opere che contengono una natura ibrida senza creatori. Nelle sale che si susseguono, le opere alludono a una mappatura sottointesa, una griglia invisibile che le lega l’una all’altra, ma il visitatore può solo fare esperienza di un’inedita visione. Se Arikawa opera un ribaltamento prospettico di ciò che guarda e mostra gli astri, Fogarolli pone l’attenzione a un tempo prenatale, ma degli insetti. Ginsburg, invece, sfida forme esistenti per operare distorsioni inedite, mentre Saadé affronta la categoria temporale dove gli oggetti sono stati fermati e sottratti al movimento: è accaduto qualcosa, ma quando? Prima o dopo quello che vediamo? Infine, Santillan lavora per sottrazione di senso, aspira l’inchiostro che produce un quotidiano per lasciarlo esangue, come una traccia indecifrabile e impercettibile.
Claudio Cucco
Modena // fino al 28 novembre 2015
The Morning I Killed a Fly
a cura di Chiara Ianeselli
GALLERIA MAZZOLI
Via Nazario Sauro 62
059 243455
[email protected]
www.galleriamazzoli.it
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/48693/the-morning-i-killed-a-fly/
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati