Una canzone dipinta da Gian Marco Montesano. A Lucca
Chiesa di San Matteo / Claudio Poleschi Arte Contemporanea, Lucca – fino al 16 gennaio 2016. Cartoline sbiadite delle città simboliche del nostro continente. Un pennello romantico e nostalgico. E così Gian Marco Montesano saluta l’Europa che non c’è più.
Nella Chiesa di San Matteo, uno spazio alto quindici metri e forse più, spoglio e con i muri che lasciano intravedere gli strati di vernice, sono appesi nella penombra nove quadri di Gian Marco Montesano (Torino, 1949). Le opere di più piccola dimensione alloggiano invece nell’altro spazio della galleria di Claudio Poleschi, in via Santa Giustina, su muri bianchi. Si tratta di cartoline di città europee deserte, mute. Montesano parla romanticamente di un’Europa che ha vissuto e che ha perso la propria aura. Il fascino delle rovine è antico, ma le città rappresentate dall’artista ancora vivono ed evolvono. Addio allora a un’idea di Europa che forse non è mai esistita e che si è sgretolata come le pareti di San Matteo? Un ambiente molto nostalgico e buio avvolge in Europa Addio; Praga, Parigi, Venezia sembrano senza vita. Eppur si muovono, e noi con loro.
Irene Panzani
Lucca // fino al 16 gennaio 2016
Gian Marco Montesano – Europa addio. Das Abschiedslied
testo critico di Luca Beatrice
CHIESA DI SAN MATTEO
Piazza San Matteo 3
CLAUDIO POLESCHI
Via Santa Giustina 21
0583 469490
[email protected]
www.claudiopoleschi.com
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