Dalla Luna alla Terra. La pre-ecologia al PAV di Torino
PAV – Parco Arte Vivente, Torino – fino al 21 febbraio 2016. Pratiche artistiche, dinamiche sociali, ambiente. Sono questi i presupposti su cui si fonda la mostra allestita nel museo torinese: una ricognizione sul legame tra arte e natura nella produzione creativa degli Anni Sessanta e Settanta.
DA GALILEO AGLI ANNI SESSANTA
Grazie al cannocchiale, Galileo Galilei esplora le macchie lunari e racconta nel Sidereus Nuncius le osservazioni destinate a far crollare il sistema della metafisica aristotelico-tolemaica, all’epoca dominante.
Più di trecento anni dopo, la Missione Apollo permette al collettivo 9999 di contemplare le fotografie della Terra scattate dalla Luna e di chiedersi, attraverso una raffinata ironia iconografica: quando la Terra sarà distrutta dall’inquinamento e l’umanità sarà costretta a trasferirsi sulla Luna, cosa porterà con sé? La serie di fotomontaggi Apollo 9999 del 1971 mette in luce uno stretto rapporto tra ecologia, vita quotidiana e tecnologia, accompagnato da una forte immaginazione in grado di fabbricare mondi che si traducono nelle molteplici attività di design e di progettazione del collettivo, che già in quegli anni avrebbe dovuto seminare molti dubbi sulla visione astratta e misteriosa della natura proposta dalla Land Art e dall’Arte Povera.
Oggi Earthrise. Visioni pre-ecologiche nell’arte italiana raccoglie e approfondisce tali dubbi, fornendo altre prospettive del rapporto tra uomo e ambiente nella storia dell’arte italiana tra il 1967 e il 1973.
PRE-ECOLOGIA E ARTE
La mostra presenta gli aspetti pre-ecologici del lavoro di 9999, Piero Gilardi, Ugo La Pietra e Gianfranco Baruchello, anticipatori di un rapporto tra uomo e ambiente all’insegna della sensibilità, della conoscenza, della cura, dell’agency sociale, già al centro delle mostre Grow It Yourself e Vegetation as Political Agent, sempre curate da Marco Scotini al PAV.
Ogni opera nasce dall’abituale interazione del corpo con l’ambiente, provando a immaginare scenari che ne ridefiniscano il significato estetico e politico.
LA NATURA SECONDO GLI ARTISTI
Piero Gilardi intuisce la necessità di preservare l’esperienza visiva delle pietre lungo un torrente che integra l’ambiente museale attraverso i tappeti natura, ma anche quello domestico nella sua versione design. Ugo La Pietra interpreta l’ambiente in senso architettonico, urbano e psicologico, ideando azioni e concentrandosi su luoghi che hanno la possibilità di sovvertire il significato dei gesti quotidiani.
Nell’esperienza dell’Agricola Cornelia, Baruchello entra in un contesto agricolo come agente e studia il rapporto tra il cibo, la società e i sistemi economici attraverso i processi di conservazione, spreco e dolcificazione.
I lavori si classificano così come pre-ecologici e anticipano la riflessione sull’ecologia in modo rilevante, perché ogni esperienza artistica, urbana, domestica prende coscienza della sua componente ambientale, politica e sociale.
Clara Madaro
Torino // fino al 21 febbraio 2016
Earthrise. Visioni pre-ecologiche nell’arte italiana (1967-73)
a cura di Marco Scotini
PAV – PARCO ARTE VIVENTE
Via Giordano Bruno 31
011 3182235
[email protected]
www.parcoartevivente.it
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati