Pesaro. Quando la letteratura incontra l’arte

Musei Civici di Palazzo Mosca e altre sedi, Pesaro – fino al 3 aprile 2016. È un progetto ambizioso e articolato, quello che coinvolge tre emblematici luoghi della cultura pesarese. Dall’epoca tardo-antica all’era contemporanea, occhi puntati sull’inscindibile legame tra letteratura e arti visive.

LETTERATURA E IMMAGINE
Tre sedi simbolo della città di Pesaro – Musei Civici, Scalone Vanvitelliano, Casa Rossini – ospitano un percorso visivo dalle trame intricate. È proprio la “trama”, intesa come capacità narrativa sia letteraria sia artistica, il macro-tema di Illuminati. Immagini dalla letteratura: Bellini, Dalí e i contemporanei.
Il motivo ispiratore della rassegna affonda le sue radici nella pratica miniaturistica tardo-antica dell’“illuminatura”, con cui gli amanuensi, usando il pigmento rosso derivato dal minium, decoravano la prima lettera del testo, agendo nel limbo tra immagine e parola.
La sorprendente varietà di brani letterari da cui sono tratte le opere esposte parte dalla prima sala dei Musei Civici, avvolta in un’atmosfera ancestrale e misteriosa, da cui emergono opere di soggetto biblico raffiguranti il peccato originale (Sogno della Vergine di Michele di Matteo, 1440) e la crocifissione (Crocifissione con angeli che raccolgono il sangue di Cristo di Alvise Vivarini, 1470-75). Al centro della stanza troneggia il tesoro della collezione museale, la grande Pala di Pesaro, raffigurante l’Incoronazione della Vergine (1475), dipinta da Giovanni Bellini: il mirabile complesso pittorico mette in evidenza, nell’angolo destro della predella, una delle più celebri raffigurazioni rinascimentali di San Giorgio che Uccide il drago, ancora di gusto fiabesco e tardogotico.

Salvador Dalí, Purgatorio

Salvador Dalí, Purgatorio

LA DIVINA COMMEDIA SECONDO DALÍ
Cavallo di battaglia della mostra, sono le cento tavole illustrative della Divina Commedia di Salvador Dalí, pubblicate nella prima edizione dalla casa editrice parigina Les Heures Claires negli Anni Cinquanta del secolo scorso.
Esse mostrano un Dalí quasi inedito che, all’apice del successo artistico e commerciale, decide di posare il pennello e accantonare la pittura a olio per dedicarsi alla carta, al piccolo formato: servendosi di strumenti quali tempere, acquerelli e penna, dà vita a un disegno dai tratti grafici o sfumati, duri o evanescenti, abbozzati o meticolosi, a seconda della direzione verso cui i molteplici scenari lo conducono.
Intenso e lacerato da apici sacri e profani, spirituali e carnali, Dalí è un laico visionario che riflette sulla vita dopo la morte e sull’eternità dell’anima. Un artista che, illustrando un’opera letteraria intrisa di spirito medievale, inserisce elementi esplicitamente surrealisti. E così la Beatrice dantesca assume le sembianze dell’amatissima Gala, i corpi diventano liquidi, il tempo si trasforma in quello incommensurabile del sogno e dell’inconscio e lo spazio viene delineato da metafisici punti di fuga.

Francesca Grilli, Terra, 2015

Francesca Grilli, Terra, 2015

INTERVENTI CONTEMPORANEI
Le sezioni Inferno, Purgatorio e Paradiso sono distribuite nelle tre sedi pesaresi, assieme agli interventi degli artisti contemporanei Rä Di Martino, Francesco Arena e Francesca Grilli, grazie al lavoro dei quali l’allestimento acquisisce senso e compiutezza, mettendo in evidenza le scelte di una curatela consapevole.
Attraverso un dialogo fra artisti temporalmente e tecnicamente distanti, si accostano le illustrazioni dell’Inferno create da Dalì alla storia di un fallimento, protagonista di On Making a Circle to Swim Under Water (2015), il videoloop di Rä Di Martino. Le immagini del Purgatorio convivono con l’installazione scultorea Giuliano e Delio (2012) di Francesco Arena, emblema della prigionia e allestita nei sotterranei della casa museo di Gioacchino Rossini, immersa in un’intensa semioscurità silenziosa.
Infine, una metaforica salita al Paradiso è inscenata sullo Scalone Vanvitelliano, che ospita Terra (2015), di Francesca Grilli, un vinile con polvere di meteorite che, sfruttando la diffusione acustica dell’imponente scalinata, riproduce tre brani ispirati al suono del vulcano, del ghiaccio che si spacca e del tornado, elementi primordiali tratti dal libro dell’I-Ching.

UN VIAGGIO NEL TEMPO
L’intera rassegna è un percorso che diventa esso stesso narrazione, o meglio una meta-narrazione scoperta pian piano dallo spettatore. Come un moderno Ulisse joyciano, egli si trova a compiere un viaggio in cui si mescolano l’atemporalità di un patrimonio storico, artistico e archivistico, l’interiorità del pensiero che ne scaturisce e l’immediatezza del presente.

Giulia Ronchi

Pesaro // fino al 3 aprile 2016
Illuminati
a cura di Marcello Smarrelli

PALAZZO MOSCA
Piazza Toschi Mosca 29
CASA ROSSINI
Via Rossini 34
SCALONE VANVITELLIANO
Piazza del Monte
0721 387541
[email protected]

www.pesaromusei.it

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/50548/illuminati-immagini-dalla-letteratura-bellini-dali-e-i-contemporanei/

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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