Passato e presente. In mostra a Cosenza
Galleria Nazionale, Cosenza – fino al 17 gennaio 2016. Ancora una manciata di giorni per visitare la mostra che Palazzo Arnone ha regalato alla città di Cosenza. Una rassegna incentrata sul dialogo tra un gioiello dell’arte rinascimentale e una galleria di opere contemporanee. Sullo sfondo, la città stessa.
IL PASSATO E IL PRESENTE DELL’ARTE
Il 18 dicembre scorso, alla Galleria Nazionale di Cosenza, è stata presentata al pubblico, dopo un lungo periodo di restauro, la tavola dell’Annunciazione di Belmonte Calabro, risalente alla fine del XV secolo, capolavoro dello stile meridionale di ambito napoletano con cifre pittoriche di stampo catalano-valenciano-andaluso, sulla cui attribuzione è tuttora acceso il dibattito. L’Annunciazione è esposta con un allestimento che permette di guardare il recto e il verso della tavola, girandoci intorno.
Alla manifestazione è intervenuto anche il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, con la presentazione del progetto di residenze BoCS Art, ideato e curato da Alberto Dambruoso (qui trovate il racconto di diversi artisti che vi hanno preso parte). Dei 160 artisti che si sono alternati nei BoCS sul lungofiume cosentino, approda a Palazzo Arnone una selezione di opere curata da Gemma-Anais Principe e articolata in un percorso interno alla sezione di arte contemporanea. Si materializza così una cooperazione tra il MiBACT e il Comune di Cosenza, mirata a restituire valore e rilevanza culturale e artistica alla città: attraverso il confronto e le interferenze tra gli artisti del passato e del presente, di stanza o di passaggio dalla provincia calabrese, e le opere che lì hanno lasciato. Estraneità, transito, memoria e appartenenza diventano le parole chiave dell’esperienza espositiva.
ARTE CONTEMPORANEA E STORIA
Si inizia con Ninni Donato e Vincenzo Rusciano nella prima sala che, secondo la curatrice, potrebbe quasi soprannominarsi “del fiume” perché, per entrambi gli artisti, il Crati è l’elemento ispiratore. Donato, con l’opera 240 m SLM, crea un dispositivo di sei scatole-camere oscure dentro le quali si intravedono, dilatati, i resti di bestie marine spiaggiate, immaginate un tempo negli abissi del fiume, “memorie di qualcosa che non può esistere in quel luogo” e trasposizione di un vissuto personale geolocalizzato, di coste mediterranee affollate di profughi. Rusciano, invece, costruisce una zattera, simbolo precario di possibilità nuove, simbolicamente spezzata nel mezzo, svelando quanto destabilizzante e dispersiva sia invece la realtà.
Alessandro Fonte realizza una portantina processionale in cemento armato e riflette sul fascino contraddittorio di un territorio eternamente diviso tra la religiosità e il più pio altruismo, il cui lato oscuro si materializza nei ferri che fuoriescono dal blocco, rimandando all’abusivismo edilizio e al tipico non finito architettonico mediterraneo. Il percorso prosegue, attiguo alla sala di Boccioni, con Paolo Grassino, per poi entrare nelle sale di Emilio Greco, Rotella e Pirri, tra la delicatissima opera di Shawnette Poe, che parla di legami eterni seppur sradicati dalla terra, gli Strani buchi tra le palizzate di Giovanni Termini e il busto semi ripulito-semi emerso dall’acqua e dall’oblio di Davide D’Elia, chiudendosi con i lavori di Niccolò De Napoli e Zeroottouno.
Valentina Tebala
Cosenza // fino al 17 gennaio 2016
Tra passato e presente. Natale a Palazzo Arnone
a cura di Gemma-Anais Principe
artisti: AfterAll, Davide D’Elia, Niccolò De Napoli, Ninni Donato, Alessandro Fonte, Paolo Grassino, Raffaella Mariniello, Shawnette Poe, Giacomo Roccon, Vincenzo Rusciano, Giovanni Termini, Zerooottouno
GALLERIA NAZIONALE – PALAZZO ARNONE
Via Gian Vincenzo Gravina
0984 795639
[email protected]
www.articalabria.it
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