Paradossi e trasformazioni. Rudolf Polanszky a Napoli
Fondazione Mondragone, Napoli – fino al 20 febbraio 2016. Il capoluogo campano ospita la prima personale italiana dell’artista austriaco. Un’indagine che affonda le radici nell’Azionismo Viennese e nelle ricerche spaziali degli Anni Sessanta.
La Fondazione Donnaregina e la Fondazione Morra Greco presentano, nell’ambito dell’edizione 2015 di Progetto XXI, il debutto sulla scena italiana di Rudolf Polanszky (Vienna, 1951). Nutritosi dello sperimentalismo artistico del dopoguerra viennese, intriso di Azionismo e Action Painting, Polanszky riflette sull’uso della materia come espressione della relazione spazio/corpo. Paradox Transformations si compone di una ventina di opere che vanno dagli Anni Novanta a oggi, ritmate da un forte polimaterismo: ferro, legno, plastica, acciaio, schiuma, fibra di vetro e plexiglas intrecciano una frammentazione narrativa simbolo della precarietà esistenziale. Le sale di Palazzo Mondragone, cuore del centro storico partenopeo, si vestono di una rigorosa simmetria formale. Vuoto e pieno, rapidità e lentezza, teoria e prassi: l’arte di Rudolf Polanszky esplora le dicotomie insolubili dell’agire umano. Le sue opere si ergono come monoliti in uno spazio multidimensionale in cui non esiste altra legge se non il movimento.
Francesca Blandino
Napoli // fino al 20 febbraio 2016
Rudolf Polanszky – Paradox Transformations
a cura di Francesco Stocchi
FONDAZIONE MONDRAGONE
Piazzetta Mondragone 18
081 423 8368
[email protected]
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www.fondazionemondragone.it
MORE INFO:
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