Raspi d’uva e filosofi. È la mostra di Hilario Isola
Guido Costa Projects, Torino – fino al 4 giugno 2016. Prima personale di Hilario Isola nella storica galleria piemontese. Con un progetto che spariglia ancora una volta le carte della sua ricerca. Fra chiodi filosofici, ombre fisiognomiche e raspi d’uva.
Fra le rare gallerie degne di tal nome in Italia, quella di Guido (e Andrea) Costa torna a investire su artisti nostrani. Bel segnale. E mentre si attende una seconda novità, la prima è questa: l’ingresso “in scuderia” di Hilario Isola (Torino, 1976). Per questo esordio, Isola ha nuovamente cambiato approccio, rispetto ad esempio a quanto presentato nel 2014 alla Fondazione Sandretto, però mantenendo una cifra riconoscibile. Che è quanto di più difficile fare: non ripetere se stessi e al contempo portare avanti una progettualità coerente. Qui il tema è il ritratto: di celebri filosofi (dalla Grecia antica alla modernità di Nietzsche, passando per Agostino e Giordano Bruno) in forma di chiodo modellato; attivato e completato dall’ombra dell’osservatore; grottescamente costituito da raspi d’uva. Un progetto fruibile a sé, ma articolato in altre due tappe pressoché contemporanee, da Valentina Bonomo a Roma e alla Voice Gallery di Marrakech.
Marco Enrico Giacomelli
Torino // fino al 4 giugno 2016
Hilario Isola – I chiodi l’ombra l’aruspice (Capitolo I)
GUIDO COSTA PROJECTS
Via Mazzini 24
011 8154113
[email protected]
www.guidocostaprojects.com
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