Biennale Disegno Rimini. E Cenerentola diventa principessa

La Biennale Disegno Rimini propone un capolavoro, un masterpiece che ciascuno di noi dovrebbe andare a visitare e osservare con attenzione. L'opera unica si chiama disegno. Disegno inteso come progetto collettivo prima ancora che progetto sul disegno, quale la Biennale esplicitamente presenta.

IL PROGETTO DELLA BIENNALE
I Profili del Mondo, sottotitolo della seconda edizione della Biennale Disegno Rimini, è un piano di lavoro voluto dall’amministrazione guidata dal sindaco Andrea Gnassi, un concerto corale a voci sole orchestrato da Massimo Pulini, assessore alla cultura che lavora con passione e intelligenza e cultura, mai un ossimoro, un organismo duttile e in movimento studiato e modellato da un comitato scientifico di storici, critici, curatori.
A differenza delle grandi mostre – spesso molto più costose quanto ingannevoli e pretenziose – la Biennale Disegno Rimini è un’esperienza che accompagna i visitatori a una visione d’insieme, esercitata nel percorso tra antico, moderno e contemporaneo, che davvero costruisce un’idea di arte che vive di relazioni e restituzioni individuando alcuni punti nodali della ricerca artistica italiana e internazionale.

SUGGERIRE E INDAGARE
Al FAR – Fabbrica Arte Rimini nella centrale piazza Cavour, il dialogo è tra il dimenticare a memoria di Vincenzo Agnetti e le opere di Coriolano Vighi prestate, come molte altre, dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna. Il gigantesco elefante di grafite di Davide Rivalta, il cui corpo si appropria dell’intonaco e dei mattoni della maestosa parete, è un totem che simboleggia la reale disponibilità a fare di questi spazi un’officina di ricerca.
Si percepiscono temperature declinate dalla processualità sempre transeunte di un’arte che suggerisce e indaga e non solo esibisce. I libri dipinti e tracciati di Ekaterina Panikanova, le nuvole di scrittura di Kiril Cholakov, il calendario di Letizia Cariello, la china di Luca Pancrazzi, l’essenza del tratto di Ana Mendieta, l’Uomo che abita il mondo di Graziano Pompili, The Islanders di Charles Avery, Due di Gianni Caravaggio, Himmel di Martina della Valle, gli Appunti di Luca Vitone, la mappatura di Marco Di Giovanni, il sogno di El Fooser.
Al piano superiore del complesso, la mostra Una nuova modernità, a cura di Fausto Battistel e Alessia Gattei di Italia Nostra Rimini, propone i progetti di Pier Carlo Bontempi. Il lavoro, lucido e arguto, mostra le possibilità delle tecniche edilizie ecologiche e dei materiali da costruzione locali, sottolineando il bisogno di trasmettere valori permanenti d’identità e senso civico espressi dalla scala urbana fino al dettaglio decorativo.

Biennale Disegno Rimini 2016 - Ericaeilcane

Biennale Disegno Rimini 2016 – Ericaeilcane

FELLINI L’EROTOMANE
Al MAR – Museo della Città c’è L’umano paesaggio da Guido Reni a Kiki Smith, Il racconto naturale da Claude Lorrain a Giuseppe Penone, a cura di Alessandra Bigi Iotti, Marinella Paderni, Massimo Pulini, Giulio Zavatta. E ancora Da Lelio Orsi a Omar Galliani, dal mondo “fatto di ombre, di luce e di anamorfosi” di Fabrizio Cornelli, a volti e sguardi che vanno da Rosalba Carriera a Giuseppe Stampone, da Luigi Russolo a Jean Cocteau, da Leoncillo a Marchetti a Nicola Samorì, da Tiepolo a David Hockney a Gino De Dominicis.
I disegni erotici di Federico Fellini e il suo grande libro che li contiene e Il Kamasutra di Tonino Guerra si svolgono tra le sale di reperti archeologici e dipinti antichi raccordati dalla visione centrale del prezioso giardino interno.

VIA DEI MATTI…
Cantiere Disegno, a cura di Annamaria Bernucci, Andrea Losavio, Massimo Pulini, è ospitato nella struttura littoria dell’ex ospedale pediatrico, un luogo potente dal sapore underground ora che è abitato dalle opere di giovani talenti e artisti di caratura internazionale.
Ericailcane dispone nel bow window al primo piano la Zona Derattizzata sapientemente ironica tra segno e scultura, Alessandro Saturno ed Eldji Veizaj convivono in una stanza tra colore e forma, Denis Riva ci spinge in un mondo che contiene molteplici mondi, il nido di Andrea Guastavino è groviglio che mantiene la memoria del passaggio dell’uomo, Sabrina Foschini ci trascina laddove la poesia è liquida come l’acqua e necessaria quanto l’aria.
Ogni corridoio e ciascuna stanza eseguono la fondamentale pratica d’accoglienza di opere che intrecciano i linguaggi e imbastiscono riferimenti gli uni con gli altri: Gilberti, Eron, Chiesi, Maisto e la sua orchidea da salvare, Grenci, De Grandis e tutti gli altri le cui opere sono da cercare, guardare, e vedere. Nella stanza di Giorgia Moretti i lavori abitano le pareti che ancora accolgono le attestazioni della struttura ospedaliera. Uso e riuso di un luogo davvero cantiere tra la memoria di ciò che era e la necessità di eseguire ancora, li, senza altra cementificazione, un’edificazione del pensiero e della cultura.

Biennale Disegno Rimini 2016 - Tullio Pericoli

Biennale Disegno Rimini 2016 – Tullio Pericoli

PASCALI E PAZIENZA
A Palazzo Gambalunga, grazie al prestito di Gino Battista e alla cura di Eleonora Frattarolo e Alessandro Giovanardi, è finalmente possibile godere di un ricco corpo di disegni di Pino Pascali, la cui ironica inventiva di disegnatore è necessaria per comprendere filologicamente il suo percorso concettuale e la storia di una parte importante della grafica, dei cartoni animati e della pubblicità di quegli anni.
La biblioteca storica al piano superiore, assoluto patrimonio mondiale, ospita, sempre a cura di Frattarolo, cinquanta opere su carta dipinte e disegnate, alcune appositamente per l’esposizione, da Tullio Pericoli, autore il cui tratto racconta di paesaggi della mente e di luoghi dell’anima. Nell’oratorio di San Giovannino, sempre a cura di Giovanardi, preziosi e imprevisti i monocromi di Cesare Pronti sono pietre preziose incastonate nelle strutture lignee a parete. Al complesso degli Agostiniani le Vie di Dialogo, a cura di Claudia Collina, si svolgono tra Luca Caccioni e Massimiliano Fabbri, mentre i curatori Egistio Quinti Seriacopi e Marina Comandini presentano la bella mostra di Andrea Pazienza … credevo fosse uno sprazzo, invece era un inizio.

I MARZIANI SBARCANO A RIMINI
A Castel Sismondo, una pluralità di offerte, tra le quali I Sironi di Sironi. La mostra I Marziani. Disegno nell’Arte Italiana del XX secolo a cura di Irina Zucca Alessandrelli, presenta una sessantina di opere provenienti dalla Collezione Ramo di Milano. Si tratta di un percorso studiato con cura individuando con trasversale versatilità alcuni capolavori assoluti sempre accompagnati da frasi, pensieri e parole di autori e intellettuali che all’opera e al percorso dell’artista hanno assistito con analisi critica e spunti convergenti.
Il risultato è un’esposizione complessa la cui godibilità è assoluta, leggera, chiara, come solo una pratica curatoriale attenta e generosa è capace di generare restituendo, ancora una volta, l’arte alla collettività.

Biennale Disegno Rimini 2016 - Gianluigi Toccafondo

Biennale Disegno Rimini 2016 – Gianluigi Toccafondo

IL POTERE DELL’ARTE. ANCHE QUANDO PIOVE
In una Rimini dal mare d’inverno – investita da una perturbazione che senza un percorso culturale stimolante, versatile, divertente, avrebbe rovinato il lungo ponte del 25 aprile – le strade, i musei, le architetture romaniche, i ristoranti e i plateatici che, senza la movida estiva solitamente languono tristi, sono animati da centinaia di persone, artisti, giornalisti, galleristi, visitatori esperti e curiosi di ogni età e provenienza che entrano ed escono dalle sedi delle ventitré mostre dislocate nei vari luoghi della città.
Ci meravigliamo ogni volta nello scoprire che l’arte ha un potere immenso se messa nelle condizioni di aprire processi di relazione restituendo davvero il senso dell’esperienza, della visione e dello stupore.
A Rimini c’è un’esperienza da vivere: buon viaggio.

Martina Cavallarin

Rimini // fino al 10 luglio 2016
Biennale Disegno Rimini 2016
SEDI VARIE
0541 793851 | 0541 704422
[email protected]
www.biennaledisegnorimini.it

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/53070/biennale-del-disegno-di-rimini-profili-del-mondo/

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Martina Cavallarin

Martina Cavallarin

Martina Cavallarin, Venezia, 17-12-1966. Critica e curatrice, si occupa di arti visive contemporanee. Il suo sguardo spazia tra differenti linguaggi e necessarie contaminazioni. Il senso è quello di esplorare direzioni e talenti dell’arte che va dalla pittura alla fotografia, dal…

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