Sguardi celebri, in mostra a Washington
National Portrait Gallery, Washington – fino al 10 luglio 2016. 53 ritratti di personaggi leader nelle loro attività. Disegni, dipinti, video, fotografie, sculture e stampe 3d. Alcuni mai esposti in precedenza e tutti aggiunti di recente alla collezione americana.
STAR E SELFIE
Nell’era del selfie, dei social media e dei video in streaming, l’idea di cosa sia una celebrità si è dilatata enormemente rispetto all’epoca d’oro delle star di Hollywood, quando questo termine è stato inventato. A tutti è possibile oggi implementare la propria notorietà pubblicando sui social media immagini accuratamente selezionate per modellare il modo in cui si è visti dagli altri. Un rapido accesso alle informazioni e alle fotografie on-line rende inoltre più facile riconoscere i leader di settori anche molto diversi tra loro. Sono celebrity oggi anche scienziati, geek tecnologici, designer, architetti, scrittori e atleti.
I RITRATTI DELLE CELEBRITÀ
È questo il punto di partenza dei sei curatori di Eye Pop: The Celebrity Gaze alla National Portrait Gallery di Washington. Molta fotografia, come l’immagine panoramica di Todd Glaser del surfista Kelly Slater nel cuore di un onda, o la classica rappresentazione del soprano Renée Fleming sul palco scattata da Annie Leibovitz. E poi naturalmente dipinti di varie dimensioni come accade per il ritratto di Diane von Fürstenberg a opera di Anh Duong o quello di Katy Perry di Will Cotton. Ma non sono solo quelli tradizionali i media utilizzati. In un doppio video, Luke DuBois utilizza un software generativo, per costruire il ritratto in continua evoluzione di Sergey Brin e Larry Page, i fondatori di Google.
CELEBRITY E MASH-UP
Il concetto di celebrity in questa mostra comprende anche chi famoso lo è stato e magari oggi lo è un po’ meno e presto non lo sarà più. Come accade con gli scatti per niente celebrativi di Steve Pike dedicati a Michael J.Fox affetto dal morbo di Parkinson. O con quello di Britney Spears è ottenuto come mash-up di immagini ricavate dai suoi video musicali. Qui è ancora Luke DuBois a giocare sull’idea dell’icona pop come oggetto di culto. Un piccolo schermo è alloggiato all’interno di una cornice dorata, di quelle che normalmente circondano un’opera d’arte religiosa: ma invece di utilizzare la musica della Spears, per affiancare le sue immagini in movimento DuBois utilizza i riverberi di rumore bianco di una basilica italiana.
CELEBRITY E CRUDA REALTÀ
Altri artisti operano cercando di spogliare di ogni aura la nozione di celebrità. E’ il caso del ritratto fatto da Collin Davidson a Brad Pitt. I due cominciano a collaborare nel 2012, quando Pitt chiede a Davidson di dargli lezioni di pittura. Pitt è attratto dallo stile mostrato da Davidson in altri ritratti e quando si conviene che Davidson dipingerà anche il ritratto di Pitt, appena prima del suo cinquantesimo compleanno, l’attore è ben conscio che non ne scaturirà la solita immagine patinata. Davidson inizia a lavorare al ritratto davanti a un Pitt in jet-lag, cercando di catturare un momento di cruda umanità. Il risultato è un quadro robusto, con pennellate di spessore che rivelano la ruvidezza del volto di Pitt, con i capelli lunghi e lo sguardo vitreo. Un essere umano piuttosto che un attore celeberrimo. Si sa, la fama è fragile, l’attenzione del pubblico è volubile e l’occhio vorace, sempre attratto dalla prossima grande novità.
Aldo Premoli
Washington // fino al 10 luglio 2016
Eye Pop: The Celebrity Gaze
NATIONAL PORTRAIT GALLERY
8th and F Streets NW
+1 (0)202 6338300
www.npg.si.edu
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