Tra il mito e l’effimero. L’esordio di Current, a Milano

Current Project, Milano – fino al 19 aprile 2016. Inizio scoppiettante per il neonato spazio indipendente della città meneghina. Le premesse per imporsi sulla pur ricca scena milanese ci sono tutte. La mostra d’esordio indaga, con grande maturità, l’equilibrio precario del mito sullo sfondo degli effimeri riti contemporanei.

UN NUOVO SPAZIO ESPOSITIVO
Current Project, creato da Alessandro Azzoni, Ruben De Sousa, Tania Fiaccadori, Carlo Miele, Francesco Pieraccini e Marcella Toscani, dà inizio alle proprie attività con la mostra Bahamut?. Questo gruppo di ragazzi è riuscito a mettere in piedi uno spazio che si preannuncia estremamente interessante. Bahamut? è una rassegna quanto mai attuale perché in grado di cogliere gli aspetti precari della contemporaneità con una sorprendente efficacia.
Una maturità curatoriale e artistica evidente, in questo caso focalizzata sulla storia degli effimeri miti contemporanei. E ogni opera riflette il fatto che la cultura di oggi, nella sua estensione totale, abbia recepito una ritualità quasi atavica nell’essere umano e l’abbia svuotata di ogni solennità e permanenza, continuando a trasformare i propri riferimenti in feticci ogni volta superabili e superati da un bisogno onnivoro di transitorietà.

Salvatore Ricci, iPhone True Gold, 2014

Salvatore Ricci, iPhone True Gold, 2014

MITI CONTEMPORANEI
Così Tania Fiaccadori con EGVMVD O – mikuji sostituisce la ritualità giapponese degli o-mikuji – biglietti distribuiti nei templi shintoisti contenenti predizioni del futuro che successivamente si appendono agli alberi nei pressi del tempio stesso – con un’etichetta feticcio di una casa di moda coreana. Salvatore Ricci ricrea in tutto e per tutto un iPhone True Gold, compreso di packaging, con delle scaglie d’oro prese dall’opera di Piero Golia My gold is yours, dal quale il simbolo del telefono-opera d’arte trae ispirazione, rendendo percettivo il contrasto fra vita reale e vita online. Davide Dicorato assembla vecchi oggetti mitizzati, ormai entranti nel mondo dell’archeologia tecnologica, con immagini permanenti, in un’estetica intima, fatta di forme quanto mai umane.
Jacopo Martinotti celebra con la performance Gli eroi sono tutti giovani e belli il mito della forza fisica nell’epoca fascista, mettendolo letteralmente all’angolo, mostrandolo come un ricordo nascosto di un’epopea retorica fine a se stessa. Carlo Miele, invece, con l’opera Un individuo si considera parlamentare quando […], alza un bandiera bianca a mezz’asta caricando di significati altri e multipli due simbologie comuni, un lutto bianco di una comunicatività infranta. Infine Stefano Filipponi, nel suo video Sailor Moon, alterna immagini satellitari della Terra con immagini di distruzione, in cui le divinità animate del celebre cartone periscono sulle note di una canzone interpretata dallo stesso Filippone.

Carlo Miele, 15 marzo 2016. Un individuo si considera parlamentare quando […], 2016

Carlo Miele, 15 marzo 2016. Un individuo si considera parlamentare quando […], 2016

UNA COLLETTIVA COERENTE
Ciò che sorprende in questa mostra è la coerenza esistente tra le opere esposte e il progetto curatoriale che le unisce. Era piuttosto facile tradire le aspettative davanti a un’indagine così complessa e articolata, invece gli artisti e le loro opere hanno saputo reggere il peso concettuale dell’analisi contemporanea, arricchendo il discorso presentato dai curatori con spunti e prospettive inediti.

Dario Moalli

Milano // fino al 19 aprile 2016
Bahamut?
a cura di Alessandro Azzoni, Ruben De Sousa, Tania Fiaccadori, Carlo Miele, Francesco Pieraccini, Marcella Toscani
artisti: Davide Dicorato, Tania Fiaccadori, Stefano Filipponi, Jacopo Martinotti, Carlo Miele, Salvatore Ricci
CURRENT
Via Sant’Agnese 12
[email protected]
www.currentproject.it

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/52292/bahamut/

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Dario Moalli

Dario Moalli

Dario Moalli (Vigevano 1991) studia Storia e critica dell’arte all’università di Milano, nel 2013 si è laureato in Scienze dei Beni culturali, e da qualche anno vive stabilmente a Milano, dove vaga in libertà. Condivide l’interesse per l’arte con quello…

Scopri di più