Oltre le convenzioni, con l’arte. A Ivrea
Museo Civico Pier Alessandro Garda, Ivrea – fino al 29 aprile 2016. Dubbio, limiti e autodeterminazione nel superarli. Sono questi i temi su cui si concentra il racconto di sedici artisti italiani e ungheresi nella prima tappa di una mostra itinerante, che ha già toccato l’Istituto Italiano di Cultura a Budapest.
ANDARE OLTRE I VINCOLI
Per spiegare il senso della mostra Oltre è utile partire dall’opera inedita di Andi Kacziba – Santa Chiara – dedicata proprio al museo e alla città di Ivrea, dove è in corso la prima tappa italiana di questa collettiva itinerante – organizzata dall’associazione cramum in collaborazione con la Fondazione Giorgio Pardi. Un mix di sedici artisti italiani e ungheresi, emergenti o affermati, messi a confronto, grazie a un particolare allestimento in dialogo con le collezioni permanenti, composte da una sezione archeologica, una di arte orientale e una di pittura moderna e contemporanea.
Il Museo Civico Pier Alessandro Garda – riaperto solo due anni fa dopo trent’anni di inattività – è infatti ospitato in quello che fu il Monastero di Santa Chiara, di cui oggi rimane solo un pregiato affresco del XV secolo, al quale fa riferimento la scultura in questione, fatta di corda, cemento, ceramica e ferro. Un lavoro che parla universalmente di donne, riuscite nell’impresa di andare “oltre” i vincoli e le convenzioni imposti dalla società. “Ottocento anni fa Santa Chiara ha avuto il coraggio di essere semplicemente se stessa: ha rinunciato alla propria ricchezza, bellezza, ha fatto scelte coraggiose ed è andata controcorrente”, ha spiegato l’artista ungherese che, nelle gesta della santa, ha riscontrato delle analogie con il proprio percorso di autodeterminazione, da modella a scultrice.
AL DI LÀ DELLE APPARENZE
Oltre a lei, altre cinque artiste sembrano accomunate dalla capacità di andare oltre le apparenze, grazie alla propria forza di volontà e unicità creatività: se Francesca Piovesan riflette con il nastro adesivo sulla mutevolezza del corpo e della bellezza con il passare del tempo, Kamilia Kard rielabora Bosch per parlare dei vizi umani, Beáta Székely ritrae delicati animali-mostri, mentre Elisabeth Scherffig e Eva Sørensen trasformano il disegno in materia.
La mostra Oltre, che ha già avuto un preambolo a Budapest lo scorso ottobre grazie alla collaborazione con la Farnesina, l’Istituto Italiano di Cultura a Budapest, e con il Ludwig Muzeum della capitale ungherese, si snoda in un percorso che attraversa tutte le sezioni del museo, compresa l’area esterna dove campeggiano i lavori di grandi dimensioni di Franco Mazzucchelli (come la scultura gonfiabile sfregiata a Milano). Fino a sfociare in una sala al primo piano, dove si raduna la maggior parte delle opere dei restanti artisti: dal tema dell’universo dentro noi di Alberto di Fabio e Eracle Dartizio, a quello sulla difficoltà della comunicazione di H.H. Lim.
Claudia Giraud
Ivrea // fino al 29 aprile 2016
Oltre
a cura di Sabino Maria Frassà
artisti: Szilárd Cseke, Eracle Dartizio, Alberto Di Fabio, Andi Kacziba, Kamilia Kard, H.H. Lim, Franco Mazzucchelli, Dávid Merényi, Raffaele Penna, Paolo Peroni, Francesca Piovesan, Daniele Salvalai, Elisabeth Scherffig, Eva Sørensen, Beata Szekely, Zoltán Tombor
MUSEO CIVICO PIER ALESSANDRO GARDA
Piazza Ottinetti
012 5634155
[email protected]
[email protected]
www.cramum.it
www.museogardaivrea.it
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/51423/oltre/
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati