Variazioni antropomorfiche. Gianni Pisani a Napoli
PAN e luoghi vari, Napoli – fino al 17 aprile 2016. Il museo napoletano dedica una retrospettiva itinerante a Gianni Pisani, che muove da pittura, scultura, performance e disegno per approdare alla riflessione sul rapporto identitario uomo/artista. Presentata dall’istituzione partenopea, la mostra si dirama nei luoghi che ospitano le opere dell’artista.
L’ARTISTA E LA CITTÀ
Celebrare il rapporto tra l’artista e la sua città, per far emergere come l’identità dell’uno si sia costruita sullo sguardo dell’altra e viceversa, è l’intento della grande mostra dedicata alla figura poliedrica di Gianni Pisani (Napoli, 1935), presentata al PAN – Palazzo delle Arti di Napoli con il titolo Uomo che cammina, sotto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee e promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli.
Abbracciando la pratica del nomadismo concettuale, la rassegna, curata da Maria Savarese, compie una deriva e dagli spazi museali del PAN o del Museo di Capodimonte, entra nei luoghi vivi della città, chiese, piazze e stazioni della metro, per compiere un percorso psicogeografico lungo la carriera artistica di Pisani. Connotata da un andamento frammentato e autodistruttivo, la matrice della sua invenzione creativa è spinta da una volontà di fare dell’arte una scrittura di vita, non nel senso di una narrazione dei propri accadimenti ma di un racconto dell’altro da sé, che diviene organismo autonomo.
NAPOLI DECOSTRUITA
L’articolazione fra autobiografia e decostruzione accompagna tutta la ricerca dell’artista partenopeo, che compie i suoi primi gesti nell’ambito della Galleria Inesistente, un’esperienza movimentista basata sulla messa in pratica di azioni volte a denunciare l’idea di arte come merce estetica. Nata da un’idea di Vincent D’Arista, la Galleria Inesistente vide Pisani protagonista di atti dal forte impatto simbolico, come la surreale pioggia di braccia di plastica sulla città. Il senso di frammentazione in Pisani non è mai negato; nelle pitture è addirittura spudorato.
Nei suoi dipinti, di cui il PAN espone produzioni più recenti intervallate da tre serie/racconti, il senso prospettico si perde per lasciare spazio a un cromatismo nevrotico e destabilizzante. Si manifesta un decostruzionismo spaziale ed esistenziale, senza dogmi, stereotipi o regole, ma basato su principi che hanno lo scopo di smontare il soggetto per rivelare un io decentrato. La Napoli porosa di Benjamin, la zona d’ombra della modernità abitata da invisibilità e indeterminatezza di forme, emerge con forza e vigore dalla tele di Pisani: il decostruzionismo nega la chiusura di un soggetto ingabbiato nella propria quotidianità e lo invita a mettersi in discussione e proiettarsi all’esterno, in un caos indeterminato.
Francesca Blandino
Napoli // fino al 17 aprile 2016
Gianni Pisani – Uomo che cammina
a cura di Maria Savarese
PAN
Via dei Mille 60
081 7958605
[email protected]
www.palazzoartinapoli.net
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/52088/gianni-pisani-uomo-che-cammina/
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