Emilio Vedova. Una parete di disegni per i dieci anni dalla scomparsa
Fondazione Vedova, Venezia – fino al 1° novembre 2016. Germano Celant celebra i dieci della scomparsa dell’artista veneziano con una mostra di disegni. Affastellandone 300 su una parete di 27 metri per 3. Quando il gigantismo funziona.
Dieci anni fa moriva Emilio Vedova e subito, per suo stesso volere, prendevano inizio le attività della Fondazione. Lo spazio espositivo – che non coincide con l’ex studio dell’artista, dove sono alloggiati biglietteria e bookshop – è stato ideato da Renzo Piano, in particolare il sistema di movimentazione automatizzata delle opere in archivio. E per questa mostra saranno visibili due serie di teleri degli Anni Ottanta. Intanto, però, ampiamente efficace è la parete (27 metri per 3) che Germano Celant ha immaginato per raccontare la prassi continua del disegno in Vedova. “Quasi un respiro”, gli fa eco Fabrizio Gazzarri, responsabile della collezione e co-curatore della mostra.
Trecento lavori accostati in maniera serrata, a comporre un unico affresco sfaccettato in una produzione enorme, che va dal 1940 all’anno della morte. Due teche, all’inizio del percorso, accennano brevemente agli esordi, risalenti al 1935. E se l’allestimento restituisce d’un tratto la frequentazione assidua di Vedova con il disegno, il bel catalogo edito da lineadacqua permettere di soffermarsi con la dovuta attenzione su ogni singolo foglio.
Marco Enrico Giacomelli
Venezia // fino al 1° novembre 2016
Emilio Vedova Disegni
a cura di Germano Celant e Fabrizio Gazzarri
Catalogo lineadacqua
FONDAZIONE VEDOVA
Zattere – Dorsoduro 266
041 5226626
[email protected]
www.fondazionevedova.org
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