Le migrazioni di Liu Xiaodong. A Firenze
Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, Firenze – fino al 19 giugno 2016. Appuntamento toscano con il reportage pittorico dell’artista cinese sui flussi migratori e le speranze che essi generano. Tra realismo e distacco, un colpo d’occhio sul presente.
PRATO E LA MIGRAZIONE
Liu Xiaodong (Jincheng, 1963), invitato dal CCC Strozzina di Firenze a realizzare una mostra sulla trentennale presenza, a Prato, di una grande comunità cinese, risponde con un corpus di opere diviso in due serie distinte. La prima, Chinatown offre lo spaccato in presa diretta della vita ordinaria della comunità cinese pratese, l’altra Refugees, spingendosi oltre i confini nazionali, interessa le rotte dei migranti di oggi, incontrati dall’artista nel suo viaggio fra Vienna, Bodrum e Kos. Ad accomunare le due migrazioni, che si sviluppano per motivi ed esigenze diversi, è il lavoro di Xiaodong, storyteller discreto e attento delle realtà e soprattutto delle persone con le quali entra in contatto. Nella comunità cinese di Prato focalizza la sua attenzione su scene di strada o all’interno di fabbriche, rispettando la volontà degli emigrati, i quali non vogliono rendere visibili all’esterno e soprattutto ai loro cari le loro reali condizioni di vita. Xiaodong ritrae queste scene di vita quotidiane con delicato distacco e nitore, offrendo un intervento privo di giudizio. Le sue pennellate spesso abbozzano soltanto gli elementi, dando soltanto un’idea di quello che potrebbe essere, quasi a voler rendere esplicito, negli spazi lasciati bianchi, il proprio limite (umano) nel rendere a pieno il caos di una fabbrica di filati e le difficili condizioni dei lavoratori.
PITTURA, STORIA E CRONACA
La sua tecnica ingloba, oltre alla pittura, tecniche diverse, dal disegno alla fotografia, sulle quali spesso interviene con sintetiche pennellate e segni grafici, creando così immaginari scenari possibili (Photo paintings). Il suo modus operandi risulta dunque in bilico fra pittura di storia e cronaca del mondo contemporaneo, laddove gli schizzi e le fotografie degli incontri con i rifugiati sono la base di partenza per realizzare i lavori pittorici di grande formato.
SUI PASSI DEI RIFUGIATI
Per realizzare la serie Refugees, Xiaodong ha tentato di seguire il tragitto che i rifugiati siriani stavano compiendo nello stesso periodo per entrare in Europa. Dalla penisola di Akylar in Turchia, alla Grecia e poi lungo la ferrovia che collega l’Ungheria all’Austria sino ad arrivare a Vienna. In queste opere l’intensità degli sguardi dei migranti sembra quasi stemperarsi nei caldi tramonti che fanno da sfondo alle scene, come a voler rendere, nella luce rosacea che incontra l’azzurro dell’acqua, il profondo senso di speranza di cui le migrazioni si caricano. Come osserva lo stesso Xiaodong : “Il desiderio di trovare un posto migliore, una vita più perfetta, è intrinseco nell’uomo…” e i binari che corrono verso un ignoto infinito sotto un cielo colmo di uccelli neri rappresentano a pieno il viaggio –speranza verso il cambiamento, spesso gravato di ansie e tragiche perdite.
Eleonora A. M. Ignazzi
Firenze // fino al 19 giugno 2016
Liu Xiaodong – Migrazioni
CCCS – CENTRO DI CULTURA CONTEMPORANEA STROZZINA
Piazza degli Strozzi 1
055 2645155
[email protected]
www.strozzina.org
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