Il racconto in sei stanze di Hélène de Franchis. A Bergamo
Palazzo Barbò, Torre Pallavicina – fino al 17 luglio 2016. Le opere e le installazioni di otto artisti internazionali scelti dalla gallerista di Studio la Città di Verona si raccontano in una mostra a cura di Angela Madesani. Creando un ponte tra il Rinascimento e l’attualità.
Il cinquecentesco Palazzo Barbò, forte della storia che ha attraversato le sue pareti, instaura legami con l’arte contemporanea al di là dello spazio e del tempo. Il piano nobile del palazzo presenta una selezione di opere scelte dalla responsabile della galleria veronese, Hélène de Franchis. Otto gli artisti protagonisti – due italiani, due europei, gli altri provenienti dall’America e dall’Asia – intensa la trama. È Herbert Hamak, con le sue sculture in resina, a scrivere l’incipit di un racconto che si crea in sei stanze. Poi, la parola ha origine in India, con le opere di Subodh Gupta, Riyas Komu e l’indagine di Hema Upadhyay, recentemente scomparsa, sul tema della migrazione. La narrazione prosegue con Il tavolo di Michelangelo Pistoletto, con i lightbox d’ascendenza turneriana di Hiroyuki Masuyama e la sound art di Roberto Pugliese. I lavori sul tema del paesaggio di Jacob Hashimoto siglano la fine della storia. Ma chi l’ha detto che ogni storia debba avere necessariamente un inizio e una fine?
Linda Taietti
Torre Pallavicina // fino al 17 luglio 2016
Un racconto in sei stanze
a cura di Angela Madesani
artisti: Michelangelo Pistoletto, Roberto Pugliese, Herbert Hamak, Hema Upadhyay, Subodh Gupta, Riyas Komu
PALAZZO BARBÒ
Via Torre 19
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/53611/un-racconto-in-sei-stanze/
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