L’utilità dell’inutile. Il collezionismo a Venezia
Castello925, Venezia – fino al 20 giugno 2016. Arte contemporanea, antiquariato, tecnologia, fotografia e arredo d’interni dialogano nella collettiva “In the chaos of memories”. Una mostra su collezionismo, desiderio e memoria.
Il filosofo cinese Chuang-tzu sosteneva che tutti conoscono l’utilità dell’utile, ma pochi quella dell’inutile. Nel contesto suggestivo dei Giardini, a pochi passi dalla Biennale inaugurata lo scorso mese, un allestimento in due stanze d’epoca propone un chaos solo apparentemente inutile di fotografia, pittura, modernariato e artigianato che esemplifica ed evoca concetto e pratica del collezionismo. Trasformando un assemblage a prima vista ornamentale in exemplum per collezionisti in erba, il raffinato testo critico di Jens Soneryd ricorda, citando Freud e Benjamin, che collezionare è sì salvare dall’oblio, ma anche toccare e tramutare, come maghi, la storia. Al di là dell’aspetto nevrotico e accumulatorio, il collezionista è un creativo, un individuo che crea legami sociali e di pensiero. E così l’inutile, suggerisce la vetrina di Salonistes, produce ciò che è più utile: il desiderio di trascendere il miraggio consumistico della società.
Margherita Zanoletti
Venezia // fino al 20 giugno 2016
In the chaos of memories
a cura di SALONISTES (Orseola Barozzi, Chiara Zanella) e Jens Soneryd
CASTELLO925
Fondamenta San Isepo
[email protected]
www.salonistes.com
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/54083/in-the-chaos-of-memories/
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati