L’archivio parla. Antonio Biasiucci a Napoli
MANN / Fondazione Banco di Napoli – fino al 18 luglio 2016. Due mostre correlate: l’intervento fotografico al Museo Archeologico Nazionale semina la curiosità di scoprire il mondo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli, che ne è il soggetto. Ma sono belle da vedere anche al contrario, cominciando col perdersi nel caos del più imponente archivio bancario esistente al mondo.
DALL’UNIVERSALE AL PARTICOLARE
Parcellizzare, suddividere, frammentare ciò che si presenta come un complesso imperscrutabile: l’Archivio Storico del Banco di Napoli, il più vasto archivio bancario esistente al mondo; questo è il metodo che sembra aver adottato Antonio Biasiucci (Dragoni, 1961; vive a Napoli). Non quello di mostrare, cioè, la naturale stratificazione esistente nelle 330 sale in cui è conservato un incalcolabile numero di documenti, ma quello di selezionarne, fra gli altri, alcuni libri maestri, isolarli dal contesto e fotografarli come organismi a se stanti, sottraendoli al destino di essere infinitesime parti di un tutto massivo.
La capacità di restituire dignità al singolo soggetto disperso in una moltitudine di elementi simili è cifra stilistica di Biasiucci. Il trattamento attraverso un bianco e nero rigorosissimo, solo in apparenza fortemente chiaroscurato, in realtà ricca gamma di grigi affiorante da un fondo nero, restituisce fino all’ultimo dettaglio, grazie anche alla stampa di altissima qualità.
LA MOSTRA AL MANN
Per un artista che riesce a dare vita ai Pani (2009-2011) prodotti nei forni della tradizione campana, ai volti dei Molti (2009), calchi conservati nel Museo di Antropologia di Napoli, è un gioco da ragazzi o, meglio, un gioco da maestri, far parlare i grandi fascicoli manoscritti rilegati, da cui il titolo della mostra Codex, nei quali sono conservati più di cinquecento anni di storia della quotidianità partenopea.
D’altra parte, la sequenza di fotografie di Biasiucci fa riferimento alla molteplicità dell’archivio nel suo accostare 40 scatti l’uno di fianco all’altro, in un’unica installazione a parete che riempie la Sala del soffitto stellato del MANN fino al cielo. Anche qui, però, non è l’utilizzo della tecnica della reiterazione del soggetto a rendere efficace l’installazione: sono tutte fotografie che reggono da sole la definizione di opera d’arte, senza la necessità di essere parti di un ciclo.
L’ARCHIVIO STORICO DEL BANCO DI NAPOLI
L’installazione permanente Moltitudini, al terzo piano dell’Archivio Storico del Banco di Napoli, cerca di portare vita nelle sue sale, invita a visitarne le stanze piene di carte fino al soffitto invece di portarne il prezioso contenuto nel mondo esterno. Qui la scelta installativa di Biasiucci è di oscurare una parte terminale del percorso negli antichi spazi dell’archivio e di proiettare sull’epidermide esterna delle pile di documenti che ricoprono le pareti una serie di immagini tratte dal proprio archivio fotografico personale. Quasi uno scambio. Ed ecco che i volti, i pani, i crani di Biasiucci affiorano dal buio a restituire un soffio vitale alle pagine manoscritte avvolte in un silenzio perenne, che si attenua solo quando la mano di uno studioso le sfoglia per indagarne il contenuto.
Giovanna Procaccini
Napoli // fino al 18 luglio 2016
Antonio Biasiucci – Codex
a cura di Gianluca Riccio
MANN
Piazza Museo Nazionale 19
081 4422149
cir.campania.beniculturali.it/museoarcheologiconazionale/
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/53777/antonio-biasiucci-codex/
Napoli // fino al 18 luglio 2016
Antonio Biasiucci – Moltitudini
a cura di Gianluca Riccio
FONDAZIONE BANCO DI NAPOLI
Via dei Tribunali 213
081 449400
[email protected]
http://www.fondazionebanconapoli.it/
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