Alle radici del linguaggio. Tre artisti a Verona
La Giarina, Verona – fino al 30 giugno 2016. Spacagna, Dupuy e Heidsieck, in dialogo per ampliare e decostruire le potenzialità del linguaggio. Con una performance inaugurale che testimonia l’ancor viva attualità di opere nate dal subbuglio degli Anni Ottanta, tra Lettrismo, Fluxus e Poesia Sonora.
Si potrebbe dire che il minimo comune denominatore della nuova mostra alla Giarina è il linguaggio. Osservazione corretta, almeno in principio, ma poi contraddetta dalle opere stesse, che scavano alla ricerca di “denominatori” ancora più profondi. Nelle tele di Jacques Spacagna (Parigi, 1936-1990), la sperimentazione lettrista trova sintesi e superamento nella ri-definizione di un alfabeto pre-linguistico, colmo di potenzialità grafiche e cromatiche. Nelle opere di Jean Dupuy (Moulins, 1925) è poi tutta la giocosità Fluxus, che si richiama a strutture pre-logiche per irridere (e irraggiare) il linguaggio. Con Bernard Heidsieck (Parigi, 1928-2014), infine, la parola diviene solo un ingrediente per più complesse “partiture”, volte a far collassare tecnologia e ancestralità nella pura sonorità. Il dialogo tra le opere è orchestrato da Luigi Meneghelli, che focalizza la selezione sulla fine degli Anni Ottanta, senza però adagiarsi sul già storicizzato. A testimoniarlo, la performance di Mauro Dal Fior, che ha ridonato vita a uno dei poemi più attuali di Heidsieck, Vaduz.
Simone Rebora
Verona // fino al 30 giugno 2016
Sonata a tre
a cura di Luigi Meneghelli
artisti: Bernard Heidsieck, Jacques Spacagna, Jean Dupuy, Mauro Dal Fior
LA GIARINA
Via Interrato Acqua Morta 82
045 8032316
[email protected]
www.lagiarina.it
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/53003/sonata-a-tre/
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