Fiori d’inverno. Francesco Clemente a Siena
Complesso Monumentale di Santa Maria della Scala, Siena – fino al 2 ottobre 2016. I preziosi spazi senesi ospitano l'altrettanto preziosa, delicata e brillante esposizione di Francesco Clemente. È intitolata “Fiori d'inverno a New York” e la cura Max Seidel.
UN GRADITO RITORNO
A quattro anni dall’esperienza senese – quando nel 2012 fu invitato a realizzare il drappellone del Palio – Francesco Clemente (Napoli, 1952) torna in città con una mostra personale che presenta dieci opere inedite messe a punto nell’ultimo lustro o poco più.
Fiori d’inverno a New York nasce da una sorta di collaborazione tra l’artista e sua moglie, Alba Primiceri, attrice e coreografa, che ha selezionato per Clemente alcuni tra i fiori diffusi a New York nei mesi invernali. Clemente è partito proprio dai fiori come soggetto da editare pittoricamente attraverso l’utilizzo di molteplici espedienti tecnico-alchemici, ma soprattutto di pigmenti vegetali ai quali ci ha abituati fin dagli albori del suo raffinato esercizio artistico-intellettuale.
LA MOSTRA
Allo stesso modo di un archeologo, Clemente scava tra le epoche, le tecniche, i simboli e le culture, ibridando identità completamente diverse tra loro come quella italiana, americana e indiana. Ne scaturisce un ricco e complesso vocabolario di segni, o meglio di “ideogrammi”, che vengono organizzati e gestiti dalla visionaria capacità dell’artista nel combinarli.
Composta da due cicli tematici – che includono, rispettivamente, cinque tele – la mostra si avvale di un allestimento essenziale, caratterizzato da qualche tramezzo e da una luce soffusa che evidenzia la raffinata superficie cromatico-luministica dei lavori.
Se nella prima costellazione di opere – per dirla con Clemente – le suggestioni floreali si articolano sulla superficie della tela che rispetta in egual forma e misura le tele quadrate di Agnes Martin, in quelle dedicate al gruppo dell’Albero della Vita i formati si alternano senza rifarsi a particolari vincoli, aprendosi al contempo a una dimensione simbolica che ne gestisce e ne argomenta le letture possibili.
FIORI E SPERANZA
Legato inevitabilmente, per la sua forma mentis, all’uomo rinascimentale con inclinazione manierista, Clemente si rivolge all’universo immaginario sempre nuovo, sollecitato dalla costante sperimentazione tecnico-iconografica grazie alla quale declina tematiche ricorrenti ma affrontate sempre in maniera diversa.
Ecco che le forme dei fiori vibrano in una sorta di contrappunto cromatico capace di armonizzare in un solo corpo il soggetto e lo sfondo del quadro, che si offre alla visione come metafora di esistenza e resistenza alle stagioni della vita celate da una sorta di nostalgica speranza.
Una speranza evidenziata soprattutto nell’idea di viaggio, legata alla ruota o alle “danze” dei corpi umani, che diventano pattern compositivi, o ancora alle barche come simbolo di vacuità, sinonimo di indipendenza nella tradizione buddista, che si riflette nella trama e nell’ordito della tela della vita.
Gino Pisapia
Siena // fino al 2 ottobre 2016
Francesco Clemente – Fiori d’inverno a New York
a cura di Max Seidel
Catalogo Sillabe
SANTA MARIA DELLA SCALA
Piazza del Duomo 2
0577 224811
[email protected]
www.santamariadellascala.com
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/54881/francesco-clemente-fiori-dinverno-a-new-york/
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