Nuove storie dell’abitare. Iginio De Luca a Roma
Casa dell’Architettura, Roma – fino al 28 luglio 2016. Attraverso la fotografia, un’indagine sul concetto socio-antropologico dell’abitare, sulle possibilità e le difficoltà d’integrazione tra storie personali e collettive. Una dialettica complessa in cui l’arte contemporanea è un ponte fra società e cultura.
Con fogli di poliestere opachi, Iginio De Luca (Formia, 1966, fra i protagonisti, lo scorso anno, della residenza cosentina BoCS) vela i corpi, i visi e le aspettative di gente incerta e vacillante; emarginati che dimorano nei lembi della metropoli romana e che non hanno un alloggio stabile. Come un antropologo contemporaneo, De Luca indaga, classifica e misura gli scheletrici spazi adibiti a case, ricomponendone le fragilissime planimetrie, riportandole e intagliandole in scala sulla carta vitrea, lasciando emergere i pochissimi particolari delle fotografie. Sono questi i ritratti potenti della gente che vive all’interno dell’area abbandonata di Metropoliz. Il concetto antropologico dell’abitare è messo in discussione. De Luca parla con gli abitanti, ne analizza le movenze, gli stati d’animo, le titubanze e i sogni. Immagina con loro spazi ulteriori e desiderati, trascrivendoli poi su pianta come costole simboliche di un unico corpo mai nato. Le atmosfere dilatate evocano le genti e le aree delle estese periferie dei film di Ferzan Ozpetek e, anche nell’iconografia di De Luca, si intrecciano e si congelano vicende complesse di attese e di speranze, di cui l’arte restituisce drammaticamente il pathos.
Fabio Petrelli
Roma // fino al 28 luglio 2016
Iginio De Luca – Expatrie
a cura di Giorgio de Finis
CASA DELL’ARCHITETTURA
Piazza Manfredi Fanti 47
06 97604598
www.casadellarchitettura.it
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/54730/iginio-de-luca-expatrie/
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